lunedì 29 ottobre 2018

Le parole, al tempo del web







Ciao ragazzi, oggi vorrei farvi riflettere, attraverso il video  dell'intervista allo scrittore Andrea Camilleri e quest'immagine, di una donna che porta una maglietta, ma non una maglietta qualunque: la scritta, come potete vedere, è una parodia dei campi di sterminio nazisti, visto che il logo è simile a quello della Disney e compare la scritta "Auswitzland". Preoccupante è la maglietta, preoccupanti sono i partecipanti alla manifestazione di Predappio, riunitisi il giorno 28 ottobre 2018 in occasione dell' anniversario della nascita del Fascismo in Italia che  con la "Marcia su Roma" nel 1922, portò al potere  Benito Mussolini. Sono da condannare con forza le celebrazioni nostalgiche di una pagina della storia che portò la dittatura in Italia e sono da condannare coloro che  inneggiano all'odio razziale e ridono o peggio si prendono gioco del dolore delle vittime dell'Olocausto durante il periodo più tragico della nostra storia che vide l'ascesa del Nazismo e del Fascismo in Europa con la deportazione e lo sterminio di 6 milioni di ebrei nei campi di concentramento e in totale tra i 15 e i 17 milioni di persone tra cui: Ebrei appunto, Rom, disabili, non ariani, dissidenti politici.
Da questa vergognosa pagina della nostra storia vanno prese le distanze con fermezza e la prima istituzione che lo deve fare è la scuola.
Oggi purtroppo, stiamo assistendo alla nascita di molti movimenti in Europa e nel mondo che invece sembrano appoggiare la vergogna nazi-fascista  e soprattutto vedo molto odio ed incitamento all'odio razziale nel web, anche da parte di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e fomentando l'odio, non ne è degno.
Ragazzi, riprendo le parole di Camilleri: "le parole sono pietre e possono trasformarsi in pallottole".
Siete voi che dovrete creare il mondo di domani, avete un compito importantissimo, bisogna credere nei valori di pace#uguaglianza#fraternità.

Non seguite l'esempio dei seminatori di odio, non fate come loro. Usate la rete  e i social, per trasformarli in un veicolo di accoglienza e solidarietà e siate umani, anche se i modelli di umanità a volte sono scarsi e insufficienti. C'è un mondo di pace da costruire e c'è posto per tutti in questa terra.
Siete voi che vi chiamate "Fra" o "Bro"... cosa significa essere fratello dell'altro?Diamo un senso ed un significato a queste parole, aiutiamo veramente l'altro, il nostro compagno, oppure "fra" e "bro", saranno parole vuote, senza significato.
Cosa ne pensate?Aspetto le vostre riflessioni.
Prof. Anto