mercoledì 31 marzo 2021

BUONA PASQUA IN ZONA ROSSA


 Siamo alcuni alunni della 1^E qui a scuola oggi in presenza!

Vogliamo, con questo post, augurare a tutta la scuola "Ugo Foscolo" buone vacanze di Pasqua 

sperando di rivederci tutti assieme ad aprile...  😝

                                                        Classe 1^E

    

                                                                                            

domenica 21 marzo 2021

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA: 21 MARZO

 

                                                                        "MATTINA"

                                                                        M'ILLUMINO

                                                                        D'IMMENSO

                                                                        di Giuseppe Ungaretti

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla Conferenza Generale Unesco nel 1999 ed è stata  celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente e da allora ogni anno si festeggia in tale data. La poesia ha un valore inestimabile; è un patrimonio imprescindibile dell'Umanità perché consente alle persone di sviluppare abilità cognitive, intrapsichiche e relazionali che consentono di vivere una vita piena... La scuola ha il ruolo di diffondere la buona prassi di coltivare la poesia e quindi perché non scrivere qui sotto, nei commenti, dei versi che ci sono particolarmente cari? (Anche in altre lingue o dialetti!).

                                                                                                                   La vostra prof Vince

mercoledì 10 marzo 2021

FUKUSHIMA: A DIECI ANNI DAL DISASTRO

L’11 marzo 2011, esattamente dieci anni fa, uno tsunami in Giappone scatena la peggiore crisi nucleare dopo Černobyl'.

Oggi vi racconterò come, perché e le conseguenze di questo disastro.

 

L’11 marzo 2011 alla centrale nucleare Fukushima Da-ichi era una giornata tranquilla, come le altre; nessuno poteva pensare (neppure immaginare!) ciò che sarebbe successo.

L’unità 4 è ferma per cambiare il combustibile, mentre i reattori 5 e 6 sono in manutenzione. La centrale in sé aveva sei gravi problemi che hanno favorito il disastro: 

 

1.  l'abbassamento dei livelli di costa: dato che    l'impianto sarebbe sorto su un'altura di 34 m,    quindi molto scomodo per costruire un eventuale  molo, si è deciso di abbassarlo a 10 m sul livello del mare, anche se per inserire la sala turbine e i generatori di emergenza si dovette scavare altri 14 m fino ad arrivare a 4 m sotto il livello del mare. Se si fosse mantenuta la stessa altezza iniziale, questo incidente

Cosa sta succedendo a Fukushima

     non sarebbe stato così grave perché i generatori non sarebbero stati sommersi quindi resi inutilizzabili;

 

2.    La sottovalutazione del rischio sismico: i progettisti non avevano previsto un terremoto di tale entità, dato il fatto che negli ultimi 700 anni la zona dov’era situato l'impianto non aveva subito alcun danno degno di nota da un sisma;

 

3.    Design progettuale inadeguato: tutti i reattori tranne il 6 erano reattori BWR Mark 1. Questo design aveva un problema: in caso di perdita di liquido refrigerante (acqua) le barre di uranio ci sarebbero fuse, quindi lo zirconio, delle barre, si sarebbe legato all'ossigeno dell'acqua rilasciando idrogeno, molto esplosivo a contatto con l'atmosfera, che avrebbe distrutto l'intero reattore;

 

4.     Sottostima del rischio tsunami: per fare fronte al problema degli tsunami, gli ingegneri avevano previsto una barriera a mare di 5.7 m, ma completamente inutile contro il maremoto di quel giorno, dato che l'onda sfiorò i 9.1 m;

5.    Il nocciolo del rettore 4 era difettato, ma fortunatamente il reattore era fermo al momento del terremoto;

6.    Sistemi di emergenza a rischio tsunami: i generatori erano situati all'interno della sala turbine che, trovandosi a 4 m sotto il livello del mare, in caso di tsunami sarebbero stati completamente inutilizzabili;

 

Il resto fu solo una conseguenza: subito dopo il terremoto, i reattori erano già danneggiati ma, con lo tsunami, l'intera centrale andò in blackout. Visto che non si riusciva a pompare acqua all'interno del nocciolo di tutti i reattori in funzione, la probabilità di un’esplosione era molto grande. Nel reattore 4 il problema era la piscina, nella quale venivano inserite le barre di combustibile esausto, che avrebbe potuto provocare, in assenza di acqua, un’ulteriore perdita di radionuclidi. 


A seguito dell’incidente una nube carica di radionuclidi si propagò in tutto il mondo, rendendo questo disastro di carattere mondiale (vedi immagine). Per chi volesse approfondire ciò che è successo in questo giorno, il 13 marzo alle ore 21:15 sul canale Mediaset Focus (n°35 del DTV) verrà trasmesso un documentario sul disastro.

                                                                        Lorenzo T. 3^D