La bacheca degli studenti di Preganziol, pensieri & opinioni
martedì 28 settembre 2021
FESTA DEI NOSTRI ANGELI, I NONNI...
FESTA DEI NONNI
In occasione di questo momento di "giusto" riconoscimento dell'importanza dei nonni, gli alunni della classe 2 F desiderano condividere alcuni loro ricordi dei loro CARI nonni.
Prof. Pav.
(immagine tratta da internet)
23 commenti:
Tommy 2f
ha detto...
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIA NONNA
mia nonna si chiama Ornella, ha 74 anni , porta gli occhiali . Ha i capelli rossi e ha gli occhi verdi. Si veste sempre elegantemente, è molto simpatica e è molto generosa , ogni volta che vado da lei mi dà sempre dei regali . Lei ogni giorno va a trovare mio papà al lavoro in bici e poi va a casa a guardare i cani che ha.
Mio nonno materno vive in Polonia ed ha 86 anni. Anche se è abbastanza magro e sembra debole, ha una forza inestimabile: a questa età taglia ancora la legna, raccoglie la frutta e la verdura nei campi, si prende pure cura delle galline. Ha i capelli bianchi, una leggera barbetta e come ho scritto in precedenza, la sua corporatura non è così muscolosa, infatti è piuttosto secco. Purtroppo è in parte malato: ha avuto il covid-19 e la sua gamba sinistra non sta benissimo. Comunque il suo carattere è molto aperto e riesce a socializzare con tutti, è molto simpatico e ha sempre qualcosa da dire. Mi ricordo che quando ero piccolo, lui, mi portava spesso a fare un giro su uno dei tre vecchi trattori che possiede. É molto generoso e si preoccupa della salute di tutti ma meno della sua. Ora non è più in grado di coltivare e fare tutto quello che faceva una volta, per fortuna uno dei suoi 8 figli lo aiuta a mantenere la fattoria.
Mio nonno Giorgio era un bravo uomo, però aveva dei problemi, non di mente ma fisici per esempio la diabete. invece di parlare di questo parlo didi come si comportava, lui era un bravo nonno mi insegnava molte cose interessanti, però aveva anche i suoi lati negativi per esempio diceva come tutti i veneziani molte (parolacce e bestemmie). mi ricordo di una frase che mi diceva spesso "sai che il vino ti fa crescere". Lui aveva o 75 o 85 anni quando è morto e a me dispiace tanto perché era un bravo NONNO.
Mio nonno era alto magro capelli mori. Mio nonno era molto gentile simpatico e non si stancava mai, era sempre tranquillo, se c'erano litigi in famiglia lui cercava sempre di risolvere tutto. Mio nonno fece il dottore in un paesino in Albania (dove viveva lui) era sempre impegnato, dato che in quel paesino c'erano due dottori, lui e un suo collega perché ai tempi vecchi c'erano pochi dottori anche perché era un paesino in campagna e quindi era distante dalla città. Mio nonno fece fin già da subito il contadino, pascolava le pecore, mi ricordo che quando mi svegliavo alle sette di mattina vedevo lui che pascolava le pecore, finite le pecore andava dai cani e altri vari animali comuni in una fattoria.
Mio nonno materno, Alberto, o come lo chiamiamo noi, Bepy, è un signore alto e magro, ha un viso dolce, con gli occhi color nocciola e un naso all'insù. Le sue labbra sono fine e scure, ha delle grandi orecchie e i suoi capelli sono corti e bianchi. Mio nonno si mantiene molto bene andando a correre per circa 10km ogni giorno e tutte le domeniche va' a fare una passeggiata in montagna con i suoi amici. Lui è simpatico ed estroverso, ha molti amici, con i quali gioca a carte ogni venerdì. Oltre ad essere molto sociale, ha anche molta pazienza, soprattutto con mia nonna: quando, per esempio, giocano a carte se lei perde si arrabbia con mio nonno. Egli si alza tutte le mattine alle 6.30 circa, fa colazione con pane, burro e marmellata e poi va' a correre. Quando torna dalla sua corsa giornaliera, aiuta mia nonna a pulire, stirare e cucinare, quando ce n'è bisogno va' anche a fare la spesa. E' sempre gentile e disponibile con tutti, sinceramente non so come faccia ad essere cosi, ma in ogni caso vorrei essere come lui. Non so come farei senza di mio nonno, anche perché quando sono giù lui è l'unico mio familiare che riesce a farmi ritornare felice e spensierata in poco tempo.
Mia nonna materna si chiama Bianca, ha 63 anni. Lei è alta 168cm, ha i capelli corti e biondi; ha gli occhi azzurri e le sopracciglia che da quanto sono bionde si vedono a malapena, ha il naso piccolo e le labbra fine. Il fisico è in carne ma da giovane era magrissima. E' una bravissima cuoca infatti come lavoro cucina nella mensa di una scuola e ogni volta le fanno i complimenti Quando che vado da lei prepariamo sempre qualcosa di nuovo, anche i piatti più semplici però dentro ci mette sempre qualcosa di suo e mi insegna tutti i suoi trucchetti. E' come una seconda mamma, molto spesso chiedo più consigli a lei che a mia madre. Quando eravamo più piccole mia cugina ed io ogni volta che andavamo a casa sua facevamo sempre dei lavoretti perché ha un sacco di fantasia ed è anche molto brava a disegnare.
QUELL CHE MI RICORDO DI MIA NONNA La mia nonna materna si chiama Francesca, ha 72 anni e vive con mio nonno. mia nonna ha i capelli grigi, corti e ricci, gli occhi blu come il mare al tramonto e le labbra con una riga di rossetto rosa. Quando era giovane, le persone che la conoscevano, dicono che le assomiglio molto perché sia gli occhi, la forma del viso e il colore dei capelli sono molto simili ai miei. Come me, mia nonna indossa gli occhiali, anche se non li porta spesso. Indossa sempre degli orecchini, molto speciali per lei, perché se li è procurati allevando dei conigli. Indossa sempre un grembiule che usa per cucinare. Mia nonna, quando io e mia sorella andiamo a trovarla, cucina per noi tutte le cose che ci piacciono, infatti, si penso a lei, mi vengono in mente tutte le pietanze squisite che ci prepara. A Natale, quando ero piccola, mi regalava tutt6o quello che volevo, mi viziava sempre, e, quando ero triste, faceva tutto quello che poteva per regalarmi un sorriso. A mia nonna non piacciono per niente tutti gli animali, tranne i topi (cosa molto strana) e quando vado a casa sua, se un gatto va vicino ai suoi fiori, gli correva dietro urlandogli per tutto il giardino. Non le piace molto leggere, anche se da prima che nascesse mia mamma, era abbonata ad una rivista di letteratura. Mia nonna è sempre stata molto gentile con me e io, per questo le voglio tantissimo bene. 💖💖💖
Mio nonno materno si chiama Vittorio, ed è una persona molto so speciale per me che mi è sempre affianco da quando sono nata. E' di altezza media circa 1.80 ed è magro, i suoi capelli sono corti di un colore marrone tendente al rosso scuro, le sue sopracciglia sono di un color marrone castano, i suoi occhi sono grigi tendenti al verde e gli ammiro molto i suoi occhi sono una cosa di lui che mi piace molto, il suo naso e di forma normale di colore roseo, la sua bocca e sottile, le sue braccia sonio di media lunghezza, le sue gambe non molte grosse e abbastanza alte. Il carattere di mio nonno e molto aperto con tutte le persone e fa amicizia subito con tutti e è molto simpatico. La sua rutine è si alza si veste con pantaloni lunghi camicia bianca una giacca nera sul blu scuro e delle scarpe nere eleganti, va in bici al bar e si prende sempre un caffe con una brioche alla marmellata, dopo torna a casa e si mette a fare dei lavori in garage per 1 ora e mezza circa e dopo va in casa e prepara il pranzo a me e mio fratello ,dopo pranzo si guarda la Tv e dorme per circa 2 ore e dopo ci mettiamo tutti assieme a giocare a scacchi e a carte e ovviamente vince sempre lui dopo ci fa la cena e va a letto . Mi da sempre tanti soldi e regali e questa cosa mi piace molto. 💓💓💓
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO Mio nonno materno è morto quando avevo cinque o sei anni. Per questo motivo non mi ricordo tantissimo, ma qualcosa proverò a dire. Si chiamava Gino, anche se non so se fosse un soprannome o proprio il suo nome, ma io l'ho sempre chiamato così. Era parecchio alto e magrolino, i capelli erano bianche, ma in origine erano biondi. Una cosa che gli ho sempre invidiato sono gli occhi: erano grigio chiaro tendente all' azzurrino. La sua carnagione era chiara. All'inizio poteva sembrare severo, ma quello era il suo modo di volere bene e questa è una cosa che ho sempre capito di lui. Mi ricordo che ogni volta che andavamo a trovarlo succedevano più o meno queste cose: all'apertura dei cancelli ci arrivava in contro Lola, il pastore tedesco che teneva compagnia a mio nonno, dopo di che arrivavamo alla porta e lui ci accoglieva con in mano quella scatola di biscotti che la maggior parte dei nonni ha: di metallo con una forma rotonda, generalmente di colore blu con un fiore o qualche decorazione particolare sul coperchio. Dimenticavo che logicamente non conteneva i biscotti originali della scatola, ma dei biscotti trovati in chissà quale supermercato. Ho ritrovato quella scatola mentre svuotavamo la casa lo scorso anno e mi sono venuti in mente una marea di ricordi. A dir la verità quando è morto non ho sofferto perché non avevo ben capito il significato della parola "morte". Ricordo però che mi sono spaventata vedendo la disperazione negli occhi di mio fratello maggiore, Marco. Ho ancora la sua faccia impressa nella mente. Per quanto possa sembrare strano per me questi ricordi sono felici. Forse perché mi piace tenere un ricordo felice di mio nonno e non uno di dolore. 💙💙💙
Mia nonna ha i capelli di colore bianco , corti fino le spalle con occhi di colore marroni e un naso né troppo lungo né troppo corto, ha dei denti bianchi e un sorriso smagliante, la sua corporatura è alta e magra mentre ciò che riguarda la sua personalità ogni volta che le vengo a far visita è sempre allegra, gentile, premurosa e molto protettiva però quando rompo, qualcosa mi chiude in camera, nel posto in cui mi annoio sempre. è molto brava a cucinare e a consolarci ogni volta che ne abbiamo bisogno e ci dà dei consigli per migliorare sempre di più ,ci aiuta a fare i compiti ci porta al parco e quando ci facciamo male o ci ammaliamo ci fa sempre compagnia e fa di tutto per guarirci e non rimanere soli.
Mio nonno paterno si chiama Carlo ma lo chiamiamo tutti Kiko. E' un tipo grassottello ha gli occhi azzurri, ha la carnagione molto scura, una media altezza ed è calvo. A lui piace molto camminare e infatti ama andare a funghi. Gli piace molto anche il calcio e tifa Milan e Venezia. Nonostante gli piaccia molto la montagna i miei nonni hanno una casa al mare e ogni estate ci vanno, quando ero più piccolo io e mio fratello andavamo una settimana con loro. E ci divertivamo tantissimo. Quando facevamo le passeggiate lungo la riva io stavo sempre con lui perché mi raccontava storie di quando era più piccolo. Per esempio quando a scuola si era buttato dalla finestra in laguna ed è andato a casa perché la prof voleva tirargli delle bacchettate sulle mani. Mio nonno è molto saggio, quando lo vedi ti sembra cattivo, perché è un uomo robusto, ma in realtà è buonissimo ed è molto emotivo una volta stavo per andare via dalla spiaggia, eravamo venuti in giornata, mi ha raccontato che la nostra famiglia è sempre stata unita e che in quel momento ci vedevamo molto meno e dopo ha pianto. in quel momento ho capito che un nonno e un padre fantastico.
FESTA DEI NONNI Quello che mi ricordo di mia nonna...
Mia nonna è bassa di statura e pura magra, lei ci tiene molto al suo peso, ha dei occhi azzurri chiari e delle ciglia corte; mia nonna ha dei capelli chiari e corti e al massimo porterà il trentacinque scarso di piede. Il suo carattere è molto gentile per esempio lei alla mattina quando si alza dal letto pensa subito cosa ci può preparare da mangiare, e alla Domenica lei ci prepara la lasagna accompagnata da dei spinaci.
FESTA DEI NONNI Quello che mi ricordo di mia nonna.. Mia nonna si chiama Pierina, ha 77 anni è di statura medio ed è abbastanza robusta. Ha i capelli di colore castano e gli occhi marrone chiaro. E' una donna molto attiva, si veste sempre in maniera molto comoda tranne alla feste che è sempre impeccabile. La sua routine è quasi sempre uguale: si sveglia molto presto, fa colazione si veste e va sull'orto con mio nonno ad aiutarlo; poi fa alcune faccende domestiche e verso le 11:15 incomincia a cucinare. finito di mangiare va a fare un sonnellino pomeridiano e nel pomeriggio io insieme a mia sorella andiamo a fargli un po' di compagnia. il sabato sera va a messa ma tutte le altre sere cena alle 6:45 e poi guarda per esempio l'eredità o altri giochi e alcune sere vado a vedere il finale con lei. Quando vado a mangiare da lei non manca mai da mangiare anche se è tutto buonissimp non riesco a mangiare tutto. È gentilissima e non si arrabbia mai con me. T.V.B
FESTA DEI NONNI Quello che mi ricordo di mio nonno. Mio nonno si chiama Giovanni comunemente chiamato Gianni o da me ribattezzato Barbagianni. da giovane faceva il rappresentante di aziende vinicole e ciò lo porto a girare il mondo. per descriverlo caratterialmente basta una sola parola: pignolo infatti se una cosa non è come dovrebbe lui la deve subito correggere inoltre è un amante dell' ordine che a casa sua regna sovrano. Per ciò che riguarda l'aspetto fisico è alto e porta gli occhiali, i suoi occhi sono castani e non porta ne baffi ne barba e a momenti neanche i capelli in quanto pochi e bianchi con qualche sfumatura di grigio. le sue passioni sono molteplici per esempio: leggere giocare a scacchi ma la sua più grande passione è viaggiare e ha avuto la fortuna di un lavoro che glia ha permesso di viaggiare ma il suo cuore è sempre rimasto nella sua patria Venezia che conosce ogni suo angolo e storia. Come nonno svolge bene il suo lavoro infatti ogni estate la passo da lui al mare e quando piove mi porta in giro per Venezia e mi spiega tutto quello che vedo come se fosse un guida privata solamente per me.
Mio nonno si chiama Sereno, è molto alto e magro, possiede quattro galline e un orto, è molto forte e gentile. Ha gli occhi marroni e pochi capelli bianchi,. Gli piace molto lavorare nell' orto dove coltiva di tutto: pomodori, lattuga e finocchi. Le sue passioni sono le bocce , in fatti quando può va a vedere delle partite alla casa di riposso di Preganziol. Poi un' altra passione che gli piace è il calcio, la squadra per cui tifa è la fiorentina. mio nonno è molto socievole, infatti ha molti amici ed è molto gentile con gli altri, quando io e la mia famiglia veniamo da lui ci accoglie sempre con un immenso sorriso e ci chiede se vogliamo qualcosa da sgranocchiare o da bere tutti insieme. In passato la sua casa era uno "zoo" c' erano cani, gatti, conigli, pulcini, cocorite e galline, e questa storia è andata avanti per molti anni fin quando mia mamma si è sposata.
Mio nonno è il migliore di tutti gli uomini del mondo. alto e magro, ha i capelli grigi e la barba grigio-bianca. Ha un piedone: porta il quarantacinque di scarpa! Lavora nei suoi campi col trattore e qualche volta me lo fa guidare! Mio nonno è il migliore perché mi viene a prendere dopo scuola , mi porta a casa sua a giocare, mi accompagna e ovunque io gli chieda. Mio nonno ha tanti animali: cinque cani, una tartaruga, un gatto, sette anatre, cinque galline ovaiole, quindici pulcini, tre gallinelle, tre galletti, sei galline, cinque conigli e otto caponi. Mio nonno è veramente il migliore dell'universo.
I ricordi di mio nonno sono un po' vaghi, però quello che mi ricordo sono molto preziosi. Mio nonno si chiama Dumitru "cognome" è da lui che ho preso il cognome. Aveva 78 anni quando morì. Era alto magro capelli grigi e neri con una barba folta e con i baffetti, portava sempre gli stessi pantaloni e con una maglietta larga e lunga, era zoppo su una gamba perché quando era più giovane cadde dalla scala e si fece molto e adesso cammina zoppo. Faceva il meccanico però nel tempo libero faceva l'allenatore, era uno dei più bravi allenatori di Carpineni (paesino moldavo), gli piaceva tantissimo però dopo il suo incidente smise. Anche se ci vedevamo una volta all'anno avevamo legato tantissimo, ci fece imparare a giocare a calcio vedevamo ogni partita insieme e se un calciatore sbagliava lo prendevamo in giro, facevamo insieme il pane insieme. La cosa che adoravo di più di lui e che ogni mattina ci svegliava con sta frase "sculativa soldatii lu bunelu " cioè " svegliatevi soldati miei" non so il perché però fin da piccole ci chiamava così. Ci sono rimasta malissimo quando i miei genitori mi dissero che il nonno aveva avuto un attacco di cuore, anche se ero piccola avevo capito il significato. Mio padre mi aveva detto che mio nonno prima di morire aveva chiesto di me e di mia sorella e solo che lui pensava che eravamo lì con lui invece eravamo in Italia lontano da lui.
Mia nonna si chiama Mirella, è alta e magra, ha i capelli neri e corti a caschetto, ha degli occhi marroni e delle sopracciglia folte e nere. Ha molte rughe e sempre tre kg di fondotinta in faccia, indossa gli occhiali sia per vedere da lontano che da vicino. Usa spesso maglioni di lana e jeans neri, ha delle scarpe tipiche delle vecchiette cioè nere e strane non ricordo bene come sono fatte, ma, usa anche stivali e sandali. Non riesce a mai stare ferma e se non ha qualcosa da fare lo trova sempre. Non ha molte amiche perché la maggior parte del tempo lo passa giocando con mia sorella più piccola perciò non va spesso in giro. Ha molte manie di protagonismo è egoista e a volte egocentrica (forse questo l'ho preso da lei), ma è anche molto gentile, simpatica e disponibile per tutti. Lei e mia madre non vanno molto d'accordo, sarà perché hanno lo stesso carattere e sono entrambe piuttosto aggressive. Ovviamente come quasi tuti i veneti bestemmia, dice parolacce e parla solo in dialetto infatti a volte è difficile capire quello che dice ma ormai mi ci sono abituata. Io e lei non abbiamo un bel rapporto e litighiamo spesso ma nonostante non mi stia molto simpatica è pur sempre mia nonna e le voglio bene.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO Mio nonno si chiama Luciano è alto e robusto, molto forte così tanto una volta a tirato su mia sorella con il braccio e la fatta girare per il giardino. Mio nonno è calvo, ha gli occhi scuri e ha la pelle scura. Si veste con pantaloncini e maglietta a manche corte (anche in inverno). Mio nonno è gentile e molto testardo (non si fa prendere in giro facilmente) ma in fondo è molto buono. Lui di solito si alza alle 7:30 va al bar a fare colazione , poi porta il suo cane Spillo a fare una passeggiata , quando torna si mette sul divano a guardare la TV aspettando l'ora di pranzo, finito di mangiare va nell'orto a raccoglier la qualsiasi tipo di verdura e va ad annaffiarla di sera cena ed guarda le partite di calcio fino a sera tarda e va a letto solitamente alle 2:00 di notte e cosi ricominciala sua dailying routine.
COSA MI RICORDO DI MIA NONNA Mia nonna è molto simpatica, è più bassa di me (ci vuole molto per essere più bassi di me),ha la gobba ,ha i capelli neri e gli occhi marroni lei è di origine urugualiana. è dolce, simpatica e gentile; mi fa sempre le lasagne, il mio piatto preferito. Odia le foto e si arrabbia se provo a fargliele (mi controlla pure la galleria se gliele faccio) Ha solo un difetto se gli parlo tanto di un ragazzo o una ragazza mi chiede :"Ma ti piace?? "e mi da un po' fastidio per questa cosa. Lei ha paura della persone in generale ,per esempio una volta volevamo andarci a prendere un kebab a Preganziol e siamo arrivate davanti al sottopasso dei pedoni e delle biciclette ,e mi dice:" No non passiamo per giù che ce gente brutta passiamo dall'altra parte." "nonna, dal altra parte " "nonna di là ce la stazione-". e mi dice di andarci da sola perchè aveva paura e che mi aspettava seduta sulla panchina. Mia nonna odia il formaggio ma a me e mio nonno piace un sacco e ci manda a lavarci le mani per due volte ogni volta che lo mangiamo. Lei non guida e non sa andare in bicicletta, una volta ci abbiamo provato e si è schiantata contro un palo e da li siamo andate a piedi ovunque. Mia nonna è l'unica persona che mi sta simpatica della famiglia. Emma 2F
Quello che mi ricordo di mia nonna. Mia nonna si chiamava Dorotea o Doretta come la chiamavano tutti. Era bassa e forte, con grinta, si vestiva sempre con le calze e la gonna nere e una camicetta di solito rosa. Le piaceva indossare degli orecchini bianchi, insieme a una collana sempre bianca, lei non indossava mai braccialetti, perché le davano fastidio per fare i lavori domestici. Mi ricordo quando da piccola veniva sempre a casa mia per aiutare con l'orto e si portava sempre una borsetta bianca con dentro i grissini e il succo, che a volte le lo rubavo. Era un'abitudine per me incontrarla e per questo i miei genitori mi portavano sempre a cena da lei. con me era sempre gentile e mi preparava sempre il mio piatto preferito: la pasta con il pomodoro, le bistecche e la sua specialità le patate a cubetti. Le piaceva molto cucinare soprattutto i dolci, come crostate e budini. Mia mamma mi ha raccontato che la nonna quando era piccola le ha insegnato a giocare a scala quaranta, e cosi mia mamma lo ha insegnato a me, invece mia nonna mi ha raccontato che durante la guerra si rifugiavano in un fienile e che quando passavano gli aeri dovevano stare fermi e spegne le candele, e per questo lei è molto forte. Non da molto ho scoperto che mia nonna quando era piccola era molto vivace, saltava i fossi, quando erano ghiacciati, e ci pattinava. Quando si ammalò non potevo vederla spesso come prima, ma quando andavo da lei cercavo di farla sorridere ma lei non parlava e neanche si ricordava chi fossi. Il suo unico desiderio era esserci il mio primo giorno di scuola alle medie, ma purtroppo è morta tre anni fa. Non era facile accettarlo ma dopo ho capito che dovevo essere forte per aiutare gli altri.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIA NONNA Mia nonna materna era una donna solare e sempre allegra, di nome Rosalba, alta quasi quanto me, occhi marroni e capelli rosso chiaro, un biondo fragola. Era sempre allegra, amava cucinare e anche se poteva sembrare cattiva era dolce come lo zucchero. Aveva un cane che morì quando ero piccola, si chiamava Perla. Non era mai stanca, se ce ne era la possibilità andava a farsi dei giri in bici, non perdeva mai l'occasione di andare in chiesa e di prepararsi bene mettendosi tutti i vestiti possibili immaginabili, aveva sempre delle collane piene di perline e molto vistose. Abitava a accanto a casa nostra e spesso veniva a suonarci per aiutare mia mamma con le faccende di casa o per aiutare me e mio fratello a fare i compiti. Le piaceva cucinare, faceva delle polpette con il sugo buonissime, le piaceva ballare, colorare, disegnare, giocare e aiutare gli altri. Aveva l'animo di un bambino. Ormai da qualche anno, purtroppo, è in una clinica perché le è stato diagnosticato l'Halzeimer, non si ricorda bene tutto ma rimane comunque la donna più felice del mondo.
Mia nonna Carolina, la mamma di mia mamma, era tanto simpatica ed ora mia mamma le assomiglia sempre più... I miei nonni sono tutti in cielo ormai, ma io li ricordo tutti con affetto...
23 commenti:
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIA NONNA
mia nonna si chiama Ornella, ha 74 anni , porta gli occhiali .
Ha i capelli rossi e ha gli occhi verdi. Si veste sempre elegantemente, è molto simpatica e è molto generosa ,
ogni volta che vado da lei mi dà sempre dei regali .
Lei ogni giorno va a trovare mio papà al lavoro in bici e poi va a casa a guardare i cani che ha.
Tommy 2f
Quello che mi ricordo di mio nonno...
Mio nonno materno vive in Polonia ed ha 86 anni.
Anche se è abbastanza magro e sembra debole, ha una forza inestimabile: a questa età taglia ancora la legna, raccoglie la frutta e la verdura nei campi, si prende pure cura delle galline.
Ha i capelli bianchi, una leggera barbetta e come ho scritto in precedenza, la sua corporatura non è così muscolosa, infatti è piuttosto secco. Purtroppo è in parte malato: ha avuto il covid-19 e la sua gamba sinistra non sta benissimo.
Comunque il suo carattere è molto aperto e riesce a socializzare con tutti, è molto simpatico e ha sempre qualcosa da dire.
Mi ricordo che quando ero piccolo, lui, mi portava spesso a fare un giro su uno dei tre vecchi trattori che possiede.
É molto generoso e si preoccupa della salute di tutti ma meno della sua.
Ora non è più in grado di coltivare e fare tutto quello che faceva una volta, per fortuna uno dei suoi 8 figli lo aiuta a mantenere la fattoria.
Mio nonno Giorgio era un bravo uomo, però aveva dei problemi, non di mente ma fisici per esempio la diabete. invece di parlare di questo parlo didi come si comportava, lui era un bravo nonno mi insegnava molte cose interessanti, però aveva anche i suoi lati negativi per esempio diceva come tutti i veneziani molte (parolacce e bestemmie).
mi ricordo di una frase che mi diceva spesso "sai che il vino ti fa crescere". Lui aveva o 75 o 85 anni quando è morto e a me dispiace tanto perché era un bravo
NONNO.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO
Mio nonno era alto magro capelli mori. Mio nonno era molto gentile simpatico e non si stancava mai, era sempre tranquillo, se c'erano litigi in famiglia lui cercava sempre di risolvere tutto.
Mio nonno fece il dottore in un paesino in Albania (dove viveva lui) era sempre impegnato, dato che in quel paesino c'erano due dottori, lui e un suo collega perché ai tempi vecchi c'erano pochi dottori anche perché era un paesino in campagna e quindi era distante dalla città.
Mio nonno fece fin già da subito il contadino, pascolava le pecore, mi ricordo che quando mi svegliavo alle sette di mattina vedevo lui che pascolava le pecore, finite le pecore andava dai cani e altri vari animali comuni in una fattoria.
QUELLO CHE MI RICORDO DI IO NONNO
Mio nonno materno, Alberto, o come lo chiamiamo noi, Bepy, è un signore alto e magro, ha un viso dolce, con gli occhi color nocciola e un naso all'insù. Le sue labbra sono fine e scure, ha delle grandi orecchie e i suoi capelli sono corti e bianchi.
Mio nonno si mantiene molto bene andando a correre per circa 10km ogni giorno e tutte le domeniche va' a fare una passeggiata in montagna con i suoi amici.
Lui è simpatico ed estroverso, ha molti amici, con i quali gioca a carte ogni venerdì.
Oltre ad essere molto sociale, ha anche molta pazienza, soprattutto con mia nonna: quando, per esempio, giocano a carte se lei perde si arrabbia con mio nonno.
Egli si alza tutte le mattine alle 6.30 circa, fa colazione con pane, burro e marmellata e poi va' a correre.
Quando torna dalla sua corsa giornaliera, aiuta mia nonna a pulire, stirare e cucinare, quando ce n'è bisogno va' anche a fare la spesa.
E' sempre gentile e disponibile con tutti, sinceramente non so come faccia ad essere cosi, ma in ogni caso vorrei essere come lui.
Non so come farei senza di mio nonno, anche perché quando sono giù lui è l'unico mio familiare che riesce a farmi ritornare felice e spensierata in poco tempo.
QUELLO CHE MI RICORDO SU MIA NONNA
Mia nonna materna si chiama Bianca, ha 63 anni.
Lei è alta 168cm, ha i capelli corti e biondi; ha gli occhi azzurri e le sopracciglia che da quanto sono bionde si vedono a malapena, ha il naso piccolo e le labbra fine.
Il fisico è in carne ma da giovane era magrissima.
E' una bravissima cuoca infatti come lavoro cucina nella mensa di una scuola e ogni volta le fanno i complimenti
Quando che vado da lei prepariamo sempre qualcosa di nuovo, anche i piatti più semplici però dentro ci mette sempre qualcosa di suo e mi insegna tutti i suoi trucchetti.
E' come una seconda mamma, molto spesso chiedo più consigli a lei che a mia madre.
Quando eravamo più piccole mia cugina ed io ogni volta che andavamo a casa sua facevamo sempre dei lavoretti perché ha un sacco di fantasia ed è anche molto brava a disegnare.
QUELL CHE MI RICORDO DI MIA NONNA
La mia nonna materna si chiama Francesca, ha 72 anni e vive con mio nonno.
mia nonna ha i capelli grigi, corti e ricci, gli occhi blu come il mare al tramonto e le labbra con una riga di rossetto rosa.
Quando era giovane, le persone che la conoscevano, dicono che le assomiglio molto perché sia gli occhi, la forma del viso e il colore dei capelli sono molto simili ai miei.
Come me, mia nonna indossa gli occhiali, anche se non li porta spesso.
Indossa sempre degli orecchini, molto speciali per lei, perché se li è procurati allevando dei conigli.
Indossa sempre un grembiule che usa per cucinare.
Mia nonna, quando io e mia sorella andiamo a trovarla, cucina per noi tutte le cose che ci piacciono, infatti, si penso a lei, mi vengono in mente tutte le pietanze squisite che ci prepara.
A Natale, quando ero piccola, mi regalava tutt6o quello che volevo, mi viziava sempre, e, quando ero triste, faceva tutto quello che poteva per regalarmi un sorriso.
A mia nonna non piacciono per niente tutti gli animali, tranne i topi (cosa molto strana) e quando vado a casa sua, se un gatto va vicino ai suoi fiori, gli correva dietro urlandogli per tutto il giardino.
Non le piace molto leggere, anche se da prima che nascesse mia mamma, era abbonata ad una rivista di letteratura.
Mia nonna è sempre stata molto gentile con me e io, per questo le voglio tantissimo bene. 💖💖💖
2^F Giulia
Mio nonno materno si chiama Vittorio, ed è una persona molto so
speciale per me che mi è sempre affianco da quando sono nata.
E' di altezza media circa 1.80 ed è magro, i suoi capelli sono corti di un colore marrone tendente al rosso scuro, le sue sopracciglia sono di un color marrone castano, i suoi occhi sono grigi tendenti al verde e gli ammiro molto i suoi occhi sono una cosa di lui che mi piace molto, il suo naso e di forma normale di colore roseo, la sua bocca e sottile, le sue braccia sonio di media lunghezza, le sue gambe non molte grosse e abbastanza alte.
Il carattere di mio nonno e molto aperto con tutte le persone e fa amicizia subito con tutti e è molto simpatico.
La sua rutine è si alza si veste con pantaloni lunghi camicia bianca una giacca nera sul blu scuro e delle scarpe nere eleganti, va in bici al bar e si prende sempre un caffe con una brioche alla marmellata, dopo torna a casa e si mette a fare dei lavori in garage per 1 ora e mezza circa e dopo va in casa e prepara il pranzo a me e mio fratello ,dopo pranzo si guarda la Tv e dorme per circa 2 ore e dopo ci mettiamo tutti assieme a giocare a scacchi e a carte e ovviamente vince sempre lui dopo ci fa la cena e va a letto .
Mi da sempre tanti soldi e regali e questa cosa mi piace molto.
💓💓💓
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO
Mio nonno materno è morto quando avevo cinque o sei anni. Per questo motivo non mi ricordo tantissimo, ma qualcosa proverò a dire.
Si chiamava Gino, anche se non so se fosse un soprannome o proprio il suo nome, ma io l'ho sempre chiamato così. Era parecchio alto e magrolino, i capelli erano bianche, ma in origine erano biondi. Una cosa che gli ho sempre invidiato sono gli occhi: erano grigio chiaro tendente all' azzurrino. La sua carnagione era chiara. All'inizio poteva sembrare severo, ma quello era il suo modo di volere bene e questa è una cosa che ho sempre capito di lui. Mi ricordo che ogni volta che andavamo a trovarlo succedevano più o meno queste cose: all'apertura dei cancelli ci arrivava in contro Lola, il pastore tedesco che teneva compagnia a mio nonno, dopo di che arrivavamo alla porta e lui ci accoglieva con in mano quella scatola di biscotti che la maggior parte dei nonni ha: di metallo con una forma rotonda, generalmente di colore blu con un fiore o qualche decorazione particolare sul coperchio. Dimenticavo che logicamente non conteneva i biscotti originali della scatola, ma dei biscotti trovati in chissà quale supermercato.
Ho ritrovato quella scatola mentre svuotavamo la casa lo scorso anno e mi sono venuti in mente una marea di ricordi. A dir la verità quando è morto non ho sofferto perché non avevo ben capito il significato della parola "morte". Ricordo però che mi sono spaventata vedendo la disperazione negli occhi di mio fratello maggiore, Marco. Ho ancora la sua faccia impressa nella mente. Per quanto possa sembrare strano per me questi ricordi sono felici. Forse perché mi piace tenere un ricordo felice di mio nonno e non uno di dolore.
💙💙💙
Mia nonna ha i capelli di colore bianco , corti fino le spalle con occhi di colore marroni e un naso né troppo lungo né troppo corto, ha dei denti bianchi e un sorriso smagliante, la sua corporatura è alta e magra mentre ciò che riguarda la sua personalità ogni volta che le vengo a far visita è sempre allegra, gentile, premurosa e molto protettiva però quando rompo, qualcosa mi chiude in camera, nel posto in cui mi annoio sempre. è molto brava a cucinare e a consolarci ogni volta che ne abbiamo bisogno e ci dà dei consigli per migliorare sempre di più ,ci aiuta a fare i compiti ci porta al parco e quando ci facciamo male o ci ammaliamo ci fa sempre compagnia e fa di tutto per guarirci e non rimanere soli.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO
Mio nonno paterno si chiama Carlo ma lo chiamiamo tutti Kiko. E' un tipo grassottello ha gli occhi azzurri, ha la carnagione molto scura, una media altezza ed è calvo.
A lui piace molto camminare e infatti ama andare a funghi. Gli piace molto anche il calcio e tifa Milan e Venezia. Nonostante gli piaccia molto la montagna i miei nonni hanno una casa al mare e ogni estate ci vanno, quando ero più piccolo io e mio fratello andavamo una settimana con loro. E ci divertivamo tantissimo. Quando facevamo le passeggiate lungo la riva io stavo sempre con lui perché mi raccontava storie di quando era più piccolo. Per esempio quando a scuola si era buttato dalla finestra in laguna ed è andato a casa perché la prof voleva tirargli delle bacchettate sulle mani.
Mio nonno è molto saggio, quando lo vedi ti sembra cattivo, perché è un uomo robusto, ma in realtà è buonissimo ed è molto emotivo una volta stavo per andare via dalla spiaggia, eravamo venuti in giornata, mi ha raccontato che la nostra famiglia è sempre stata unita e che in quel momento ci vedevamo molto meno e dopo ha pianto. in quel momento ho capito che un nonno e un padre fantastico.
FESTA DEI NONNI
Quello che mi ricordo di mia nonna...
Mia nonna è bassa di statura e pura magra, lei ci tiene molto al suo peso, ha dei occhi azzurri chiari e delle ciglia corte; mia nonna ha dei capelli chiari e corti e al massimo porterà il trentacinque scarso di piede.
Il suo carattere è molto gentile per esempio lei alla mattina quando si alza dal letto pensa subito cosa ci può preparare da mangiare, e alla Domenica lei ci prepara la lasagna accompagnata da dei spinaci.
FESTA DEI NONNI
Quello che mi ricordo di mia nonna..
Mia nonna si chiama Pierina, ha 77 anni è di statura medio ed è abbastanza robusta.
Ha i capelli di colore castano e gli occhi marrone chiaro.
E' una donna molto attiva, si veste sempre in maniera molto comoda tranne alla feste che è sempre impeccabile.
La sua routine è quasi sempre uguale:
si sveglia molto presto, fa colazione si veste e va sull'orto con mio nonno ad aiutarlo; poi fa alcune faccende domestiche e verso le 11:15 incomincia a cucinare.
finito di mangiare va a fare un sonnellino pomeridiano e nel pomeriggio io insieme a mia sorella andiamo a fargli un po' di compagnia.
il sabato sera va a messa ma tutte le altre sere cena alle 6:45 e poi guarda per esempio l'eredità o altri giochi e alcune sere vado a vedere il finale con lei.
Quando vado a mangiare da lei non manca mai da mangiare anche se è tutto buonissimp non riesco a mangiare tutto.
È gentilissima e non si arrabbia mai con me.
T.V.B
FESTA DEI NONNI
Quello che mi ricordo di mio nonno.
Mio nonno si chiama Giovanni comunemente chiamato Gianni o da me ribattezzato Barbagianni.
da giovane faceva il rappresentante di aziende vinicole e ciò lo porto a girare il mondo.
per descriverlo caratterialmente basta una sola parola: pignolo infatti se una cosa non è come dovrebbe lui la deve subito correggere inoltre è un amante dell' ordine che a casa sua regna sovrano.
Per ciò che riguarda l'aspetto fisico è alto e porta gli occhiali, i suoi occhi sono castani e non porta ne baffi ne barba e a momenti neanche i capelli in quanto pochi e bianchi con qualche sfumatura di grigio.
le sue passioni sono molteplici per esempio: leggere giocare a scacchi ma la sua più grande passione è viaggiare e ha avuto la fortuna di un lavoro che glia ha permesso di viaggiare ma il suo cuore è sempre rimasto nella sua patria Venezia che conosce ogni suo angolo e storia.
Come nonno svolge bene il suo lavoro infatti ogni estate la passo da lui al mare e quando piove mi porta in giro per Venezia e mi spiega tutto quello che vedo come se fosse un guida privata solamente per me.
QUELLO CHE MI RICORDO DEI MIEI NONNI.
Mio nonno si chiama Sereno, è molto alto e magro, possiede quattro galline e un orto, è molto forte e gentile.
Ha gli occhi marroni e pochi capelli bianchi,.
Gli piace molto lavorare nell' orto dove coltiva di tutto: pomodori, lattuga e finocchi.
Le sue passioni sono le bocce , in fatti quando può va a vedere delle partite alla casa di riposso di Preganziol.
Poi un' altra passione che gli piace è il calcio, la squadra per cui tifa è la fiorentina.
mio nonno è molto socievole, infatti ha molti amici ed è molto gentile con gli altri, quando io e la mia famiglia veniamo da lui ci accoglie sempre con un immenso sorriso e ci chiede se vogliamo qualcosa da sgranocchiare o da bere tutti insieme.
In passato la sua casa era uno "zoo" c' erano cani, gatti, conigli, pulcini, cocorite e galline, e questa storia è andata avanti per molti anni fin quando mia mamma si è sposata.
Mio nonno è il migliore di tutti gli uomini del mondo. alto e magro, ha i capelli grigi e
la barba grigio-bianca. Ha un piedone: porta il
quarantacinque di scarpa! Lavora nei suoi campi col trattore e qualche volta me lo fa guidare!
Mio nonno è il migliore perché mi viene a prendere dopo scuola ,
mi porta a casa sua a giocare, mi accompagna e ovunque io gli chieda.
Mio nonno ha tanti animali: cinque cani, una tartaruga, un gatto, sette anatre,
cinque galline ovaiole, quindici pulcini, tre gallinelle, tre galletti, sei galline,
cinque conigli e otto caponi. Mio nonno è veramente il migliore dell'universo.
Cosa mi ricordo di mio nonno
I ricordi di mio nonno sono un po' vaghi, però quello che mi ricordo sono molto preziosi.
Mio nonno si chiama Dumitru "cognome" è da lui che ho preso il cognome.
Aveva 78 anni quando morì.
Era alto magro capelli grigi e neri con una barba folta e con i baffetti, portava sempre gli stessi pantaloni e con una maglietta larga e lunga, era zoppo su una gamba perché quando era più giovane cadde dalla scala e si fece molto e adesso cammina zoppo.
Faceva il meccanico però nel tempo libero faceva l'allenatore, era uno dei più bravi allenatori di Carpineni (paesino moldavo), gli piaceva tantissimo però dopo il suo incidente smise.
Anche se ci vedevamo una volta all'anno avevamo legato tantissimo, ci fece imparare a giocare a calcio vedevamo ogni partita insieme e se un calciatore sbagliava lo prendevamo in giro, facevamo insieme il pane insieme.
La cosa che adoravo di più di lui e che ogni mattina ci svegliava con sta frase "sculativa soldatii lu bunelu " cioè " svegliatevi soldati miei" non so il perché però fin da piccole ci chiamava così.
Ci sono rimasta malissimo quando i miei genitori mi dissero che il nonno aveva avuto un attacco di cuore, anche se ero piccola avevo capito il significato.
Mio padre mi aveva detto che mio nonno prima di morire aveva chiesto di me e di mia sorella e solo che lui pensava che eravamo lì con lui invece eravamo in Italia lontano da lui.
Quello che mi ricordo di mio nonno/a
Mia nonna si chiama Mirella, è alta e magra, ha i capelli neri e corti a caschetto, ha degli occhi marroni e delle sopracciglia folte e nere.
Ha molte rughe e sempre tre kg di fondotinta in faccia, indossa gli occhiali sia per vedere da lontano che da vicino.
Usa spesso maglioni di lana e jeans neri, ha delle scarpe tipiche delle vecchiette cioè nere e strane non ricordo bene come sono fatte, ma, usa anche stivali e sandali.
Non riesce a mai stare ferma e se non ha qualcosa da fare lo trova sempre.
Non ha molte amiche perché la maggior parte del tempo lo passa giocando con mia sorella più piccola perciò non va spesso in giro.
Ha molte manie di protagonismo è egoista e a volte egocentrica (forse questo l'ho preso da lei), ma è anche molto gentile, simpatica e disponibile per tutti.
Lei e mia madre non vanno molto d'accordo, sarà perché hanno lo stesso carattere e sono entrambe piuttosto aggressive.
Ovviamente come quasi tuti i veneti bestemmia, dice parolacce e parla solo in dialetto infatti a volte è difficile capire quello che dice ma ormai mi ci sono abituata.
Io e lei non abbiamo un bel rapporto e litighiamo spesso ma nonostante non mi stia molto simpatica è pur sempre mia nonna e le voglio bene.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIO NONNO
Mio nonno si chiama Luciano è alto e robusto, molto forte così tanto una volta a tirato su mia sorella con il braccio e la fatta girare per il giardino.
Mio nonno è calvo, ha gli occhi scuri e ha la pelle scura.
Si veste con pantaloncini e maglietta a manche corte (anche in inverno).
Mio nonno è gentile e molto testardo (non si fa prendere in giro facilmente) ma in fondo è molto buono.
Lui di solito si alza alle 7:30 va al bar a fare colazione , poi porta il suo cane Spillo a fare una passeggiata , quando torna si mette sul divano a guardare la TV aspettando l'ora di pranzo, finito di mangiare va nell'orto a raccoglier la qualsiasi tipo di verdura e va ad annaffiarla di sera cena ed guarda le partite di calcio fino a sera tarda e va a letto solitamente alle 2:00 di notte e cosi ricominciala sua dailying routine.
COSA MI RICORDO DI MIA NONNA
Mia nonna è molto simpatica, è più bassa di me (ci vuole molto per essere più bassi di me),ha la gobba ,ha i capelli neri e gli occhi marroni lei è di origine urugualiana.
è dolce, simpatica e gentile; mi fa sempre le lasagne, il mio piatto preferito.
Odia le foto e si arrabbia se provo a fargliele (mi controlla pure la galleria se gliele faccio) Ha solo un difetto se gli parlo tanto di un ragazzo o una ragazza mi chiede :"Ma ti piace?? "e mi da un po' fastidio per questa cosa.
Lei ha paura della persone in generale ,per esempio una volta volevamo andarci a prendere un kebab a Preganziol e siamo arrivate davanti al sottopasso dei pedoni e delle biciclette ,e mi dice:" No non passiamo per giù che ce gente brutta passiamo dall'altra parte." "nonna, dal altra parte " "nonna di là ce la stazione-".
e mi dice di andarci da sola perchè aveva paura e che mi aspettava seduta sulla panchina.
Mia nonna odia il formaggio ma a me e mio nonno piace un sacco e ci manda a lavarci le mani per due volte ogni volta che lo mangiamo.
Lei non guida e non sa andare in bicicletta, una volta ci abbiamo provato e si è schiantata contro un palo e da li siamo andate a piedi ovunque.
Mia nonna è l'unica persona che mi sta simpatica della famiglia.
Emma 2F
Quello che mi ricordo di mia nonna.
Mia nonna si chiamava Dorotea o Doretta come la chiamavano tutti. Era bassa e forte, con grinta, si vestiva sempre con le calze e la gonna nere e una camicetta di solito rosa. Le piaceva indossare degli orecchini bianchi, insieme a una collana sempre bianca, lei non indossava mai braccialetti, perché le davano fastidio per fare i lavori domestici. Mi ricordo quando da piccola veniva sempre a casa mia per aiutare con l'orto e si portava sempre una borsetta bianca con dentro i grissini e il succo, che a volte le lo rubavo. Era un'abitudine per me incontrarla e per questo i miei genitori mi portavano sempre a cena da lei. con me era sempre gentile e mi preparava sempre il mio piatto preferito: la pasta con il pomodoro, le bistecche e la sua specialità le patate a cubetti. Le piaceva molto cucinare soprattutto i dolci, come crostate e budini. Mia mamma mi ha raccontato che la nonna quando era piccola le ha insegnato a giocare a scala quaranta, e cosi mia mamma lo ha insegnato a me, invece mia nonna mi ha raccontato che durante la guerra si rifugiavano in un fienile e che quando passavano gli aeri dovevano stare fermi e spegne le candele, e per questo lei è molto forte. Non da molto ho scoperto che mia nonna quando era piccola era molto vivace, saltava i fossi, quando erano ghiacciati, e ci pattinava. Quando si ammalò non potevo vederla spesso come prima, ma quando andavo da lei cercavo di farla sorridere ma lei non parlava e neanche si ricordava chi fossi. Il suo unico desiderio era esserci il mio primo giorno di scuola alle medie, ma purtroppo è morta tre anni fa. Non era facile accettarlo ma dopo ho capito che dovevo essere forte per aiutare gli altri.
QUELLO CHE MI RICORDO DI MIA NONNA
Mia nonna materna era una donna solare e sempre allegra, di nome Rosalba, alta quasi quanto me, occhi marroni e capelli rosso chiaro, un biondo fragola.
Era sempre allegra, amava cucinare e anche se poteva sembrare cattiva era dolce come lo zucchero.
Aveva un cane che morì quando ero piccola, si chiamava Perla.
Non era mai stanca, se ce ne era la possibilità andava a farsi dei giri in bici, non perdeva mai l'occasione di andare in chiesa e di prepararsi bene mettendosi tutti i vestiti possibili immaginabili, aveva sempre delle collane piene di perline e molto vistose.
Abitava a accanto a casa nostra e spesso veniva a suonarci per aiutare mia mamma con le faccende di casa o per aiutare me e mio fratello a fare i compiti.
Le piaceva cucinare, faceva delle polpette con il sugo buonissime, le piaceva ballare, colorare, disegnare, giocare e aiutare gli altri. Aveva l'animo di un bambino.
Ormai da qualche anno, purtroppo, è in una clinica perché le è stato diagnosticato l'Halzeimer, non si ricorda bene tutto ma rimane comunque la donna più felice del mondo.
Mia nonna Carolina, la mamma di mia mamma, era tanto simpatica ed ora mia mamma le assomiglia sempre più... I miei nonni sono tutti in cielo ormai, ma io li ricordo tutti con affetto...
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