Storie Horror
La nostra classe oggi ha inventato delle storie horror, il testo proposto dall'insegnante cominciava così: ... poi noi lo abbiamo continuato secondo la nostra fantasia.
"Un ragazzino trova, nel negozio di lavanderia di suo padre, un occhio di vetro nel risvolto di un abito da uomo. Mette un amico al corrente della cosa e i due cominciano ad interrogarsi: " Chi lo ha preso? Come lo ha preso? Come mai non se n'è accorto? Ben presto i due passano dalle domande alle indagini...
Per prima cosa i due andarono dal proprietario della lavanderia a chiedere la lista dei clienti degli ultimi giorni.
Tra i nomi sospettati c'erano Luca, Mattia e Emma.Il ragazzo e il suo amico andarono a casa dei tre sospettati e fecero loro delle domande per capire chi avesse un alibi e chi no. I due scoprirono che Luca aveva un alibi, perché quel giorno era in un altro paese, mentre Mattia disse che era a casa da solo tutto il giorno ed Emma non disse niente. I due confermarono l'alibi di Mattia, perché un vicino di casa infatti l'aveva visto buttare via la spazzatura e si scoprì che la colpevole era Emma.
(Leonardo e Simone)
Nella casa londinese di Sherlock Holmes e Watson si presenta un giorno una ragazza che racconta una storia curiosa: è stata assunta come governante in una villa di campagna, poco lontano da Londra. Lo stipendio è molto alto e il trattamento ottimo.
Sherlock Holmes, dopo averci pensato per qualche minuto facendo uscire dalla sua pipa qualche nuvoletta di fumo, disse: "Torna a casa e fai finta di niente. Se noti comportamenti strani, non esitare a dirmelo". Dopo che uscì dallo studio di Sherlock, rivolta a Watson, disse: "E' meglio che tu vada a controllare cosa succede". Nel mentre che Watson era fuori dalla finestra a spiare, sentì i due signori dire alla ragazza di mettere il vestito blu e di sedersi sulla finestra a ridere. Dopo essersi seduta, i due signori dissero: "Brava bambina". Watson sentì tutto e lo riferì a Sherlock. Watson e Holmes, il giorno dopo, ritornando davanti alla finestra, videro i due signori con una chiave aprire una porta con su scritto "Accesso negato". Quella notte fecero irruzione, aprirono la porta e videro il cadavere di una bambina. Era vestita di blu e aveva i capelli cortissimi. Aveva dei fili di acciaio che le perforavano le guance e servivano a mantenerle il sorriso. Il detective intuì che si trattava della vera figlia e, il giorno dopo, decise di inscenare la morte della governante in modo da incastrare i due psicopatici. Le cose non andarono come previsto: i due si scaraventarono in cucina, presero un coltello a testa e si suicidarono, colpendosi al petto.
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1 commento:
bellissimi e paurosi questi racconti!
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