Abbiamo appena ricordato il genocidio degli Ebrei nella Giornata della Memoria, ma non possiamo dimenticare la tragedia delle Foibe che si è consumata alla fine della Seconda Guerra mondiale ai confini tra Italia e Jugoslavia che ha visto molti italiani morire brutalmente gettati nelle cavità carsiche oppure, nel migliore dei casi, costretti a scappare, esuli, dalle loro terre... Infatti, come abbiamo visto in un documentario ieri, i territori di Istria e Dalmazia erano abitati sia da Italiani che da popolazioni Slave... Per legge, dal 2004, in Italia si ricordano queste atrocità nelle scuole nella Giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio ogni anno...
Ecco qui sotto i nostri commenti su quanto svolto a scuola ieri!
La classe 3^D
26 commenti:
Il fatto che più mi ha colpito è stato il momento in cui gli italiani partivano dalle loro case portando solo le cose indispensabili e quando arrivavano, venivano confinati nei campi profughi, dove rimanevano in condizioni di vita pessime.
Mi hanno colpito molto le varie testimonianze dei superstiti in particolare quella del signore che cadde in una foiba e riuscì miracolosamente a sopravvivere; mi ha impressionato il suo modo di descrivere con precisione la terribile vicenda.
Di questo documentario mi è mi è colpito molto quando i soldati legavano con del filo spinato le persone e le gettavano con colpi di pistola nelle foibe, grandi fosse in cui venivano gettate uomini e donne che senza aver fatto nulla subivano queste atrocità e queste torture solo per il fatto di essere Italiani
Guardando il documentario sul giorno del ricordo, una delle scene che mi ha colpito di più, è stata quella della testimonianza di uno dei pochi sopravvissuti alle foibe, e di come, assieme ad un suo amico, si siano miracolosamente salvati, nonostante siano entrambi caduti da una considerevole altezza di circa 15/20 metri.
Mi ha impressionato la scena dove riportano in superfice i corpi e li esaminavano, con al loro interno molta sofferenza e ho distolto lo sguardo fino alla fine della scena.
Di questo documentario mi ha colpito la scena in cui sono stati trovati i resti dei caduti delle foibe. Non riesco nemmeno a immaginare il dolore dei sopravvissuti alle foibe al minimo ricordo delle scene che hanno vissuto .
Questo documentario mi ha fatto riflettere molto. Le scene che mi hanno colpito di più sono due: la testimonianza di un sopravvissuto delle foibe e la signora che ha perso la figlia neonata. Deve essere stato dolorosissimo raccontare le atrocità che hanno vissuto queste persone. Credo che io non sarei capace di riferire queste tragedie.
Mi hanno colpito molto le testimonianze dei superstiti; in particolare quella di un signore che aveva raccontato che lo avevano buttato dentro una foiba, era riuscito a liberarsi dal fil di ferro, a salvare se stesso e un suo compagno.
Sono stata molto colpita dal modo in cui le persone venivano uccise nelle foibe ,posso solamente immaginare le emozioni provate andando in contro alla morte ed essere a conoscenza di star trascinando con s altri innocenti. Mi è rimasta impressa la testimonianza di un sopravvissuto nella quale raccontava i modi brutali e ingiusti con i quali venivano trattati.
Nonostante tutte le scene del documentario mi abbiano colpito molto, una in particolare ancora di più: la storia di una neonata che è morta di freddo in un campo profughi in italia. Sono impensabili le condizioni di vita di quelle povere persone, che si congelano dal freddo, che avevano poco cibo, che vivevano la loro vita col minimo indispensabile
Tra i vergognosi episodi narrati dai testimoni intervistati nel documentario, mi è rimasto impresso in particolare quello in cui due fratelli sono stati legati con il filo spinato, prima di essere entrambi infoibati davanti agli occhi della loro madre. Mi ha impressionato molto anche la testimonianza di Fiore, una donna la cui sorella è morta di freddo in un campo profughi e il fatto che il medico abbia comunicato alla madre l'accaduto con un tono seccato, quasi come fosse stata colpa della donna.
Il documentario sulle foibe è stato molto significativo e toccante e sicuramente sono riuscita a comprendere meglio l'argomento. Mi ha colpito molto la testimonianza di un sopravvissuto che era stato gettato nelle foibe e che, oltre a salvare se stesso, è riuscito a salvare la vita anche a un altro uomo che stava annegando, prendendolo per i capelli. Questa storia mi è piaciuta molto perchè, oltre a tutti gli orrori di quel tempo, l'uomo porta nel suo cuore anche un ricordo positivo: l'aver salvato una vita umana.
Penso che il documentario che abbiamo visto ,che parla della tragedia degli italiani gettati nelle foibe, faccia riflettere. Mi ha colpito soprattutto la parte del documentario ,dove un signore raccontava come è riuscito a sopravvivere alle foibe e a salvare anche un'altra vita umana, alla signora che ha perso sua figlia congelata e all'altra ancora che ha perso sua sorella. Non riesco ad immaginarmi le atrocità che hanno passato, pur avendo persone che raccontano la propria esperienza...
Del documentario sulle foibe mi sono rimasti impressi soprattutto due episodi. Il primo è riferito alla storia della bambina che ha dovuto lasciare la propria casa ed il proprio gattino. Solo pensare di vivere personalmente i fatti avvenuti in quell'anno mi fa rattristare. Dover lasciare la propria città, i propri amici e parenti ed il proprio animale domestico sembra terribile. Il secondo episodio riguarda di un'altra bambina morta di freddo nei campi profughi. Non riesco ad immaginare il dolore che ha provato la sua famiglia, soprattutto per il fatto che la madre sia stata accusata per la morte di sua figlia.
Mi ha colpito molto la testimonianza di una signora che pur se sopravvissuta non può dimenticare ciò che è accaduto, lei ribadisce che non ha più radici perché le sono state tolte ingiustamente.
Queste povere persone solo perché di cultura italiana hanno dovuto lasciare la propria vita per andare in una destinazione sconosciuta, senza niente della propria.
Del documentario sulle foibe, mi ha colpito molto la storia del signore che è stato gettato nella foiba e, miracolosamente è riuscito a salvarsi insieme ad un'altra persona.
Anche il metodo con il quale le persone venivano legate con un filo di ferro e poi venivano lanciate nelle foibe, mi ha impressionato molto per la crudeltà di queste azioni.
Poi mi ha colpito il fatto che le persone si siano dovute trasferire portandosi via solo una cassa con le cose essenziali e invece di recapitarle si sono trovate nei campi profughi a morire, il resto dei loro possedimenti sono caduti in mano jugoslava.
A me ha molto colpito la storia dei sopravvissuti delle foibe che raccontano il momento della caduta, di come, grazie a circostanze fortunate, sono riusciti a sopravvivere e a non morire per gli spuntoni di roccia, o per la caduta in sé o pure per l'acqua che già giaceva sul fondo.
Quello che mi ha colpito maggiormente sono i motivi dietro alle foibe: liberare il territorio Jugoslavo dai nemici della nazione e a scopo intimidatorio e punitivo. E ripetendo questi principi mi affiora alla mente un paragone con il partito nazista in Germania, che era stato acerrimo nemico della Jugoslavia e del partito di Tito fin dall'inizio. Perché i motivi dietro alla "soluzione finale" e dietro alle persone infoibate sono gli stessi.
Vi ringrazio per il vostro contributo, ragazzi, e ringrazio la professoressa Pellizzato che ci ha presentato il documentario sul Giorno del Ricordo in maniera interessante e chiara... Vorrei ricordare il Magazzino 18, museo a Trieste, con tutti gli oggetti lasciati dagli esuli durante l'esodo. La quotidianità violata sia simbolo di una violenza subdola e nascosta che non dobbiamo permettere avvenga più...
E a dire che questa storia è stata a lungo nascosta. Io stessa ne ho avuta conoscenza nel 2004, quindi molto tardi. Questa giornata ha il dovere di ricordare le tante storie di italiani, che hanno avuto solo la colpa di essere cittadini di una nazione, che era stata crudele nei confronti di in altro stato. La vendetta ha portato solo tanto dolore e la perdita di un'identità.
Del documentario visto trattante del giorno del Ricordo mi ha colpito in particolare il sistema del filo di ferro che legava tra loro la gente destinata ad essere infoibata in quelle umide e oscure cavità carsiche. Caduto il primo della fila umana iniziava la reazione a catena fino all'ultima persona in coda, facendo così sparire vite nel buio.
Lorenzo 3F
La scena che più mi ha colpito è stata quella dell'uomo
che caduto nella foiba, è riuscito a risalire in cerca
di salvezza e nel farlo ha avuto anche la generosità di
salvare un altro uomo che non riusciva a farcela da solo,
dimostrando un grandissimo gesto di umanità dove non
ce n'era più.
Mi ha molto colpito sentire le persone che testimoniavano ciò che avevano vissuto. In particolare come li legavano tutti insieme con il filo spinato per poi farli cadere nelle foibe o ancora quell'uomo che miracolosamente è riuscito a salvarsi aiutando addirittura un' altra persona ad uscire con lui. Trovo che l'uomo sia una creatura cattiva e spietata quando si comporta così verso tutti gli altri esseri viventi. Atrocità di questo genere non dovrebbero esistere.
Francesco 3^F
Non mi è piaciuto.
A me ha colpito molto il fatto che sia stato detto agli italiani che vivevano in Jugoslavia di prendere i loro effetti personali e poi potevano tornare a vivere in Italia, però all'arrivo sulle coste italiane sono stati requisiti tutti i beni alle persone e siano ancora conservati nel magazzino 18 del porto di Trieste, ora divenuto un museo.
é vero ragazzi la Foibe sono state uno dei più massacranti stermini quindi è giusto ricordare quello che è accaduto per migliorarsi per non ricommettere più quegli sbagli
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