lunedì 23 gennaio 2023

 Il nostro fiore d'inverno, il radicchio rosso di Treviso



In questi giorni questa cicoria è la protagonista di feste a tema nel territorio ed è la regina dei piatti della nostra tradizione. 

A Zero Branco, a Dosson di Casier  ci sono delle feste a tema che presentano questo prelibato ortaggio per farlo conoscere e apprezzare a tutti. 

La sua preparazione è lenta ed è frutto del lavoro dell'uomo e della cura dell'ambiente. Il freddo e l'acqua lo rinvigoriscono e lo rendono il principe delle nostre tavole. Ripercorriamo la sua storia per imparare ad apprezzarlo ancora di più.

il contadino si prepara ad arare il campo nel periodo estivo


Gli attrezzi per fortuna non sono più quelli di una volta...

Poi si semina


Spuntano le foglioline verdi


si passa alla raccolta, 



si preparano dei covoni da mettere in acqua,


l'acqua fresca e limpida scorre, scorre, ...



poi lo si ripulisce delle foglie verdi e resta solo il cuore bianco


e infine lo si gusta da solo o in ricette prelibate!

Risotto, insalata, lasagne, dolci, pastellato, sott'olio...

Ragazzi non vi è venuta fame???

Prof. Pav.


 Storie Horror

La nostra classe oggi  ha inventato delle storie horror, il testo proposto dall'insegnante cominciava così: ... poi noi lo abbiamo continuato secondo la nostra fantasia.

"Un ragazzino trova, nel negozio di lavanderia di suo padre, un occhio di vetro nel risvolto di un abito da uomo. Mette un amico al corrente della cosa e i due cominciano ad interrogarsi: " Chi lo ha preso? Come lo ha preso? Come mai non se n'è accorto? Ben presto i due passano dalle domande alle indagini...

Per prima cosa i due andarono dal proprietario della lavanderia a chiedere la lista dei clienti degli ultimi giorni.

Tra i nomi sospettati  c'erano Luca, Mattia e Emma.Il ragazzo e il suo amico andarono a casa dei tre sospettati e fecero loro delle domande per capire chi avesse un alibi e chi no. I due scoprirono che Luca aveva un alibi, perché quel giorno era in un altro paese, mentre Mattia disse che era a casa da solo tutto il giorno ed Emma  non disse niente. I due confermarono l'alibi di Mattia, perché un vicino di casa infatti l'aveva visto buttare via la spazzatura e si scoprì che la colpevole era Emma.

(Leonardo e Simone)





Nella casa londinese di Sherlock Holmes e Watson si presenta un giorno una ragazza che racconta una storia curiosa: è stata assunta come governante in una villa di campagna, poco lontano da Londra. Lo stipendio è molto alto e il trattamento ottimo. 

Sherlock Holmes, dopo averci pensato per qualche minuto facendo uscire dalla sua pipa qualche nuvoletta di fumo, disse: "Torna a casa e fai finta di niente. Se noti comportamenti strani, non esitare a dirmelo". Dopo che uscì dallo studio di Sherlock, rivolta a Watson, disse: "E' meglio che tu vada a controllare cosa succede". Nel mentre che Watson era fuori dalla finestra a spiare, sentì i due signori dire alla ragazza di mettere il vestito blu e di sedersi sulla finestra a ridere. Dopo essersi seduta, i due signori dissero: "Brava bambina". Watson sentì tutto e lo riferì a Sherlock. Watson e Holmes, il giorno dopo, ritornando davanti alla finestra, videro i due signori con una chiave aprire una porta con su scritto "Accesso negato". Quella notte fecero irruzione, aprirono la porta e videro il cadavere di una bambina. Era vestita di blu e aveva i capelli cortissimi. Aveva dei fili di acciaio che le perforavano le guance e servivano a mantenerle il sorriso. Il detective intuì che si trattava della vera figlia e, il giorno dopo, decise di inscenare la morte della governante in modo da incastrare i due psicopatici. Le cose non andarono come previsto: i due si scaraventarono in cucina, presero un coltello a testa e si suicidarono, colpendosi al petto.

 Arianna e Beatrice 2°C


Prof. Pav. e 2 C

giovedì 19 gennaio 2023

 Immersi nei documenti della storia

Oggi studiamo la storia con i documenti, quelli visivi, quelli scritti, quelli dipinti, quelli fotografati, ... Gli studenti delle classi terze in questi giorni rinforzano le loro conoscenze apprese sui libri andando in un luogo molto importante, il MEVE, ovvero il Memoriale della storia del Veneto, in particolare studiano i fatti legati alla Prima Guerra Mondiale vissuta nel nostro territorio dai nostri progenitori.

La zona è quella del Montello, i fatti si riferiscono al territorio del montebellunese, di Giavera, di Volpago, del Piave,  delle nostre montagne.

Tanti documenti spiegano gli avvenimenti, ma anche coinvolgono il visitatore facendogli provare la sensazione del freddo e del fango delle trincee, i suoni del bombardamento, il tatto dei tessuti, il peso degli elmetti, l'aria dei gas velenosi.

I ragazzi vivono "quasi" in prima persona le disgrazie dei nostri progenitori e ora le capiscono!









Il MEVE è anche una splendida villa veneta, la Villa Correr Pisani e la sua bellezza INCANTA




Ragazzi portate le vostre famiglie a visitare la nostra STORIA!

Prof. Pav.

martedì 17 gennaio 2023

 STORIE DI FANTASCIENZA



                            OBO

Siamo sul Discovery One, anno: 2258, siamo sul pianeta Kronos, l'abbiamo chiamato così perché è su una galassia fuori dal tempo e dallo spazio, i sensori della nostra nave non rilevano forme di vita sulla superficie, così abbiamo deciso di analizzare l'ambiente circostante.


Arrivati a terra, il terreno appare arido e senza vegetazione e il colore della roccia è blu, in alcune zone sono del diametro di circa due metri e contengono un liquido nero.


Non conoscendo la composizione chimica del liquido, abbiamo immerso una sonda telecomandata per analizzare il sottosuolo. La sonda ha rilevato forme di vita intelligenti perché abbiamo riscontrato delle strutture costruite per la loro sopravvivenza.


Questi esseri respirano sotto questo liquido che è risultato essere metano. La temperatura è estremamente calda e noi riusciamo a sopravvivere grazie alla tuta che indossiamo.


Siamo riusciti ad avere un contatto diretto con uno di questi alieni. Grazie alle nostre ricerche abbiamo scoperto Obo, un alieno di statura umana che ha alcuni atteggiamenti soprannaturali; esso è dotato di un'intelligenza fuori dal normale, ha sempre la risposta giusta ad ogni domanda, prova anche lui emozioni come noi esseri umani. Esteticamente è un po' diverso dall'uomo: ha le gambe corte e il busto lungo, ha quattro braccia e non ha capelli, le orecchie sono a punta e gli occhi tutti neri, ha la pelle che tende al grigio scuro e di notte si illumina al buio.


Questo è tutto ciò che abbiamo scoperto per adesso, se avremmo altre notizie vi metteremo al corrente.

(Anna e Adelisa)



UN PIANETA DIVERSO

Oggi è il 15 Luglio del 3026 e un gruppo di ricercatori ha appena scoperto grazie alla navicella spaziale, Pinnacoli pendenti, un nuovo pianeta di nome Brughiere brumose. All'apparenza sembra essere poco abitato.

Con un'osservazione più accurata si nota che è abitato dagli alieni,  ma non sono come abbiamo sempre creduto: sono molto bassi, agili e sono di un colore che assomiglia ad un blu scuro misto verde.

Il terreno è roccioso, a parte alcune lagune in cui c'è un liquido verde viscido e appiccicoso, si deve ancora scoprire di che sostanza si tratti.

Il pianeta non è molto grande, ha solo una cittadina con pochi abitanti in mezzo a esso; si cercherà di fare ulteriori ricerche per vedere se potranno esserci utili per il nostro pianeta.

Dalla regia è tutto, linea allo studio.

(Marco e Francesco)




Il pianeta C14HT6

La navicella b7, dopo 6 lunghi mesi di viaggio, finalmente attraccò sul pianeta, identificato come C14HT6.
Gli scienziati scoprirono che C14HT6 è un pianeta simile alla terra, c'è acqua, ci sono biomi diversi, ci sono climi che variano in continuazione.
Il paesaggio è principalmente pianeggiante e a prima vista poteva sembrare un ''paradiso'', pacifico, non inquinato, ma... a prima vista...
Si sapeva pochissimo sulla fauna e gli unici animali che studiarono gli astronauti su quel ''paradiso'' furono: il Longfin, un pesce anfibio, erbivoro lungo 5 metri e largo 2, con le pinne che gli permettevano di nuotare e muoversi a terra, 156 denti di 1cm seghettati che usava per strappare la corteccia degli alberi e i coralli sott'acqua; la loro particolarità era quella di avere la pelle elastica che faceva allungare il loro collo da 2 a 7 metri.
Seguiva lo Sparrow, un felino onnivoro con le sembianze di un ghepardo con l'unica differenza che il suo pelo poteva cambiare tonalità di colore per mimetizzarsi nelle fitte foreste.
L'ultimo animale studiato fu il Delpast, un essere molto piccolo, di circa 15cm, che assomigliava a un 100 piedi, che dalle zanne spruzzava veleno, che iniettava nelle sue vittime.
Durante un'esplorazione si trovarono impronte di piedi umani lunghe 50cm e larghe 16cm e quindi si sospettò che ci fosse la presenza di umanoidi potenzialmente aggressivi e tecnologicamente avanzati.
(Gabriele e Thomas)



JAXON 

Il mio alieno è Jaxon, questo assomiglia quasi a un robot, non ha vestiti. Ha due teste e quattro occhi, il suo talento è giocare a calcio, in questo è quasi perfetto, ma è anche un robot assassino che uccide i suoi simili per invidia perchè vuole rimanere l'unico assassino della sua specie ed essere una star del calcio.
Lui vive nelle fogne, mangia ratti e beve candeggina; anche se fa il calciatore ed è molto, ricco lui vuole vivere una vita povera ed essere nascosto. 
Lui ha gambe e braccia robotiche e può tirare pugni e calci con tutta la forza che vuole.
Lui è alto due metri e cinquanta ed ha una bella massa muscolare. 
(Gianluca e )



GLI STRUKNERS

Gli alieni arrivarono in meteoriti che distrussero intere città. Quei mostri, chiamati Strukners, erano enormi, un miscuglio tra un ragno e uno scorpione, con seghe, chiodi e altri apparecchi che spuntavano dal loro corpo. Erano ricoperti di peli, bagnati da una bava che facilitava loro il rotolamento: infatti per distruggere gli edifici si rannicchiavano, prendendo la forma di una palla gigante, capace di abbattere qualsiasi costruzione. In pochi secondi ritornavano alla loro forma originale di una pulce gigante, tirando fuori le parti appuntite trapiantate nel corpo. Ogni Strukners era seguito da una scia della propria bava che faceva sciogliere tutto quello con cui era venuta a contatto, come se fosse acido. Ad ogni loro movimento seguiva un forte rumore metallico, fastidioso all’orecchio umano, tanto da far esplodere i timpani.                                                                          Non sembravano esseri intelligenti a causa dei loro goffi movimenti, erano però sottovalutati: impiantati nella loro testa si trovavano dei cip, che li facevano funzionare come dei computer. Le risposte agli stimoli erano immediate, non si fermavano a pensare per nemmeno mezzo secondo.                                                                                      Questi esseri si nutrivano prevalentemente di cose tossiche come pezzi di edifici e carburante, anche se non avevano problemi a mangiare le persone che passavano per la loro strada. Non erano quindi una minaccia così grande per l’uomo se si stava alla larga da loro.                                                                                                                                                             Le mete preferite di questi alieni erano discariche, centrali di carbone, petrolio e altri combustibili, dove potevano mangiare.                                                                                                            L’uomo aveva provato a respingere gli Strukners con la forza, ma ogni tentativo era inutile: se si sparava loro, assorbivano il proiettile e lo riutilizzavano come arma, lanciandolo ad un’alta velocità; se si provava a farli esplodere con una bomba, dopo essersi divisi in mille pezzi, in pochi secondi si ricomponevano, diventando ancora più grandi.                                                                                                                                                                    L’uomo col tempo aveva imparato a convivere con questi esseri, rinunciando ai veicoli e agli edifici. Per sopravvivere ci si nutriva soprattutto di vegetali, vivendo all’aria aperta in grandi valli prive di costruzioni e ricche di vegetazione in modo di non attirare gli alieni.

 


UNA STORIA NUOVA E IMPOSSIBILE

Gli Axcariani hanno preso coscienza di essere indispensabili e aspirano a migliori condizioni di vita.

Gli Axcariani sono abbastanza alti, ma non troppo, sono di cinque colori diversi,che determinano se sono alieni: intelligenti,  guerrieri, contadini,  Octerreich, il capo o semplicemente cittadini. La cosa che li caratterizza, sono i loro occhi color smeraldo che si illuminano al buio, e la loro pelle ruvida e come se ci fossero delle squame. 

Nel mondo sotterraneo ci sono delle miniere dove lavorano gli Axcariani per aiutare l'uomo. Le caverne sono circondate da un minerale indistruttibile chiamato A.Z.C., bluastro con delle particelle azzurre fosforescenti.

Esiste un portale fatto di questo minerale che permette agli Axcariani di andare e ritornare in superficie. Le caverne non sono mai buie, perché esistono degli alberi e delle arrampicanti dalla chioma fosforescente, che le illuminano. 

Si riuniscono segretamente per elencare le loro richieste. Osterreich, che decide di elaborare un programma che installato, su un computer, esercita un “occhio” attraverso il quale gli Axcariani controllano i discorsi e i comportamenti su di loro. Gli Axcariani possono esprimere solo tre tipi di sentimenti: odio, sono molto sensibili e provano molta gratitudine verso gli umani, finché non scopriranno...

Gli Axcariani vedono le riprese fatte dal loro progetto, dove gli umani offendono gli alieni considerandoli dei mostri, degli inutili. Così gli Axcariani, grazie allo loro infallibile intelligenza, organizzano una guerra, che si sarebbe compiuta solo in fituro. 

La guerra però è arrivata, ed è stata lunga e sanguinosa, così tanto che gli Axcariani hanno fatto scomparire per sempre l'umanità dalla Terra.

(Aurora e Sofia)


FORTE LA FANTASCIENZA!!!

Prof. Pav.

lunedì 16 gennaio 2023

 ...DIVENTIAMO SCRITTORI...


Genere Giallo



Genere Fantasy


Genere Horror

Genere Fantasy /fantascienza


Queste belle immagini catturano la nostra curiosità e magari vorremmo scoprire quale sia la storia che le ha suggerite. A scuola studiamo i vari generi letterari e tra letture ed esercizi di comprensione ci addentriamo poco alla volta in mondi lontani che "vivono" della fantasia. 

Nel magnifico film, intitolato "La storia infinita (1984) di Wolfgang Petersen", i personaggi nascono dalla crisi della fantasia dei bambini, nessuno più si cimenta in storie strane, cupe, profonde, pericolose, lugubri o luminose, amorose o tristi e sempre più ci spegniamo e il mondo si limita alle storielle passeggere di qualche blogger che cerca di catturare followers per ottenere un facile guadagno. Ma la mia fantasia che fine fa? Si spegne, si dilegua, scompare. 



E allora ragazzi forza, riprendiamoci il nostro tempo, la nostra libertà di creare storie, di inventare, di vivere emozioni!


E cominciamo a scrivere anche noi!



Prof. Pav.