La magia del teatro
(27 marzo , giorno del teatro)
Il teatro ha origini antichissime, è una delle prime manifestazioni culturali dell'uomo. Nelle prime civiltà, infatti, era legato al rito e al mito. In Occidente la storia del teatro parte dalla Grecia: culla della nostra civiltà. L'ingresso al teatro era gratuito, gli spettacoli erano sovvenzionati dai cittadini delle classi più agiate. La parola teatro deriva da un verbo greco che significa «guardare, osservare». Il teatro, infatti, è una forma di comunicazione in cui un gruppo di persone, cioè il pubblico, assiste e partecipa emotivamente allo spettacolo creato da un altro gruppo di persone.
Il teatro è un'arte che serve a creare relazioni tra le persone, a raccontare storie, a riflettere sulla società e a promuovere il benessere psicologico. È un modo per fare gruppo e stare insieme, per esprimere i propri desideri, bisogni e paure.
Il teatro può invitare a guardare oltre la superficie delle cose, può aiutare ad allenare la memoria e la concentrazione e insegna a parlare in pubblico.
Gli alunni della classe seconda, leggendo alcuni brani nella loro antologia, si sono cimentati, senza alcuna pretesa, nel comporre qualche battuta fra due o tre personaggi e hanno provato a metterli in scena in classe.
Di seguito ecco i loro semplici componimenti, saranno essi un buon inizio nel loro futuro di compositori?
(Prof. Pav.)
Na nodada mainconica
Un bel dì do cei, Marco e Luca, voeva ‘ndar al fiume. No sapean
che nel fiume ghe iera ‘na roba un fià strana...
Luca : _ Oh Marco ‘ndemo al fiume a farse ‘na nodada?
Marco: _ Ma se Febbraro!
Luca: _ No importa!
Marco: _ Va ben se te mori xe colpa tua!
Luca: _ Dai ‘ndemo.
(Camminando vedono ‘na bea tosata)
Marco: _ Che bea che a se 'sta tosa.
Luca: _ Invitiamoea al fiume, daiiii!
Marco: _ Oh tosatta! Vientu co noialtri al fiume?
Tosa: _ No! (borsa in faccia)
Marco: _ Semo rivai Luca!
Luca: _ Sì! Che beo che se ‘sto fiume
(Entrano in acqua)
Luca: _ Che ingiasada che se 'sta acqua!
Marco: _ Eh, sì
Luca: _ Cossa xe chea roba che se move soto acqua?
Marco: _ Se un cocodrio cori!
Luca: _ Oh no! Me ga ciapà!!!
Marco: _ Al manco mi so riussio a scampar fora. Ma ju el xe stà magnà.
LA GALLINA E L’UNICORNO
C’erano una volta una gallina ed un unicorno rispettivamente di nome Bianca e Brillantina.
Un giorno, per caso, si incontrano al mercato di Magitopoli.
-Bianca: _ Ciao Brillantina! Come stai? Da quanto tempo che non ci vediamo!
Ma…Che cos’è quella bellissima cosa che hai sulla testa?
-Brillantina: _ Ciao Bianca! Sto bene, grazie, sulla mia testa ho un corno che ho comprato qui,
al mercato, è di marca Gucci-Prada-Dior-Chanel.
-Bianca: _ tra sé (un corno di un unicorno oppure un corno, cioè niente? Uffa… Accipicchia,
adesso lo voglio anch'io!.) Ok, in che bancarella l’hai comprato? Quanto costa? Ce ne sono altri?
-Brillantina: _ L’ho comprato lì, in fondo a destra. Costa 900 000 €.
Purtroppo era rimasto solo questo. Mi dispiace.
-Bianca: _ Che disgrazia! Vorrei anch’io un corno! Posso provarlo? Mi piace tanto…
-Brillantina: _ Sì, certo! Ti chiedo soltanto di fare molta attenzione
perché è molto costoso e prezioso.
-Bianca: _ Sì, sì! Certo! Farò molta attenzione! Tra sé ...
(HIHIHI HEHEHE ora scappo e così il corno sarà MIO!) Scusami Brillantina, ma adesso ho un impegno e quindi devo SCAPPARE! Ciao ciao Brillantina!
-Brillantina: _ Nooooooooo, il mio corno di Gucci- Prada- Dior-Chanel
IL GATTO FORTUNATO
LUCA: _ Ciao, Daniel. Come stai?
DANIEL: _ Bene, ho appena finito la lezione di matematica.
LUCA: _ Ti va di venire a casa mia?
DANIEL: _ Va bene, però devo ritornare entro le 19:00
LUCA: _ OK.
Mentre Daniel e Luca vanno verso casa, vedono un gattino con la zampa rotta…
LUCA: _ Oh, guarda Daniel! C’è un gatto che zoppica! Che facciamo?
DANIEL: _ Prendiamolo dai! E portiamolo a casa per prenderci cura di esso.
Appena arrivati a casa, la mamma di Luca aprì la porta…
MAMMA: _ Luca? Cos’ è successo a questo povero gattino?
LUCA: _ Nel mentre che stavamo ritornando, io e Daniel abbiamo deciso di prenderlo.
DANIEL: _ Buonasera, signora. Come Luca ha già detto, sono Daniel
MAMMA: _ Piacere di conoscerti, sono Sofia. Cosa vorreste farne del gattino?
LUCA: _ Vorremmo prenderci cura di lui, accogliendolo per qualche giorno.
Nel mentre che Luca e Daniel lavano il gatto, la mamma prepara la cena per i ragazzi e
il piccolo gattino…
Dopo aver mangiato, Daniel se ne va, e Luca porta il gatto in un centro domestico.
fine
Introduzione: Ferdinando vuole sposare Beatris, ma il padre non lo vuole
e lo caccia di casa. Quindi Ferdinando decide di vendicarsi.
Ferdinando:_ Padre, perchè non mi lasci sposare con Beatris?!
Ozac:_ Perchè non voglio, tu sposerai la donna che voglio io!
Ferdinando:_ Ma padre, (distorto) IO LA AMO!
Ozac:_ Non mi interessa. Adesso se dici UN’ALTRA PAROLA esci di casa!
Ferdinando:_ Padre, io sono tuo figlio, NON PUOI FARLO VERAMENTE!
Ozac:_ Allora non capisci… VAI VIA!
Ferdinando:_ Ma…
Ozac:_ MA NIENTE! Prendi le tue cose e esci!
Ferdinando:_ (pensando) Devo vendicarmi in qualche modo, non posso,
NON POSSO fare finta di niente. Aspetta… forse ho un’idea.
Ferdinando:_ Buonasera comandante.
Comandante:_ Principe, che ci fa qua a quest’ora?
Ferdinando:_ Mio padre, Ozac, mi ha cacciato dal castello, mi serve qualcuno
per cacciare lui fuori dal castello, e lei, e il suo gruppo di soldati, siete le persone giuste.
Comandante:_ Tranquillo, ci pensiamo noi.
(sono arrivati al castello, e sfondano il portone)
Ferdinando:_ Non te lo aspettavi, vecchio, invece siamo qua adesso.
Ozac:_ Ma com’è possibile, come avete fatto a sfondare il portone?!
Tranquilli, so come difendermi, basta che prendo la mia spada e…
Ferdinando:_ Intendevi questa spada?
Ozac:_ OH NO, AIUTOOOO!!!!
UNA GIORNATA ALLA SCUOLA "MARCELLA BELLA"
INTRODUZIONE: Era una normale giornata nella scuola Marcella Bella, quando alla porta della classe 2^ Q bussò la bidella Carmela….. DIALOGO: CARMELA: _(toc toc) È richiesto in presidenza il signor Ferdinando Brutto. FERDINANDO:_( sbuffando) Arrivo! GIANCARLO (preside ):_ Buongiorno signor Brutto, ha qualcosa da dirmi? FERDINANDO :_ Buongiorno anche a lei signor Sfigurato! GIANCARLO:_ Si sieda, si sieda, signor Brutto. Un uccellino mi ha riferito che ha falsificato la firma per uscire prima da scuola e saltare la verifica di matematica. FERDINANDO:_ Io!? Ma si figuri!? E poi chi sarebbe l’uccellino in questione? GIANCARLO:_ L'uccellino in questione ovviamente è Samantha Ballasalsa. Ok, se mi ha chiesto questa informazione vuol dire che c’è una possibilità che sia stato lei. FERDINANDO:_ No! Non sono stato io, è stata Samantha Ballasalsa, voleva vendicarsi perché l’ho tradita con Giuseppina Stupidina. GIANCARLO:_ Beh effettivamente non è la prima volta che succede. Per questa volta gliela lascio passare liscia. Grazie e arrivederci. FERDINANDO:_ Arrivederci anche a lei signor Sfigurato.