martedì 19 maggio 2020


Amazon.it: Per questo mi chiamo Giovanni. Da un padre a un figlio ...

In molte classi, il gruppo Favolando ha letto questo bellissimo libro; alla fine del racconto c'è sempre qualcuno che ha gli occhi lucidi; tanti non riescono a parlare dall'emozione; a qualcuno fa tanta rabbia che certe storie finiscono nel modo in cui non dovrebbe mai finire una storia di eroi e di coraggio.
Per chi non ha mai letto o non conosce il libro, l'autore ha voluto presentare ai ragazzi la storia di un giudice, la cui morte è avvenuta 28 anni fa, esattamente il 23 maggio 1992.
Quel giudice era Giovanni Falcone, una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia.
Alla sua morte, avvenuta in un attentato a Capaci, dove morirono anche la moglie e tre uomini della scorta, non segue il silenzio omertoso, ma inizia a crescere la voglia di giustizia e i palermitani reagirono con sconcerto mostrando ai balconi delle loro abitazioni un lenzuolo bianco contro la mafia. Un gesto che segnava il risveglio delle coscienze. Con i lenzuoli si voleva un paese migliore. E così all'epoca non solo Palermo, ma anche città come Roma, Milano e Bologna si mobilitarono spontaneamente per dire no alla mafia. Era un lenzuolo contro la mafia, per non dimenticare. Per mostrare da che parte stare
INVITI - Esponiamo lenzuola bianche, domani a Brolo, nel segno ... Da Monreale parte la "marcia della gioia" nel ricordo di Giovanni ...

Cari ragazzi , vi invito a scrivere le vostre riflessioni, magari dopo aver letto il romanzo in biblioteca o aver visto come la televisione ha raccontato uno dei momenti più bui della storia italiana . ( https://youtu.be/2EaCuV4BfpQ)
Prof.ssa Scalisi

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io penso che quello che la mafia ha fatto contro Giovanni Falcone è una cosa orrenda, solo a riguardare le foto di quell'autostrada e delle macchine accartocciate come semplici fogli di carta mi vengono i brividi!!
Purtroppo sia la mafia che la camorra non si sono mai fermate...
Io, avendo un papà napoletano, ne so qualcosa sia della mafia sia della camorra.
Posso solo dire che queste organizzazioni criminali sono forse la cosa peggiore che abbiamo qui in Italia.
Camilla Scattaretico, 1F

Anonimo ha detto...

Buongiorno professoressa, questa è una storia particolarmente brutta del giudice Falcone.
Purtroppo l’onestá non vince su tutto.
Saluti
Ilary 1F

Unknown ha detto...

Io questo libro l'ho letto e mi è piaciuto molto. Penso che sia giusto che noi ragazzi conosciamo la storia di persone importanti come i giudici Falcone e Borsellino perché hanno scoperto i traffici segreti e l'organizzazione della mafia e hanno dato la loro vita per questo. Grazie a loro, oggi abbiamo qualche mezzo in più per combatterla.
Francesco 2^F

prof. Vince ha detto...

Capaci (Palermo), 23 maggio 1992."Alla fine ti hanno tolto la vita, non sono riusciti a prenderti l'orgoglio"... Cito una famosa canzone degli U2. Quale orgoglio è rimasto al magistrato Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morbillo e alla scorta perita con loro? L'orgoglio di essere uomini e donne (onesti) e di contrastare una cultura fatta di violenza e sopraffazione.
Grazie del sacrificio della vostra vita per noi!

Anonimo ha detto...

Quello che ha fatto la mafia contro Giovanni Falcone è stato orrendo; purtroppo a volte la giustizia può essere mortale e colui che ha lottato tanto per combattere la mafia, ha pagato un prezzo troppo alto... la sua vita!
Riccardo G. 2F