lunedì 2 febbraio 2009

Auschwitz, 3 marzo

Voglio anche condividere con voi una poesia che a me piace molto. L’autore è un mio “collega di poesia”, un amico di Udine, Francesco Tomada, che, dopo essere stato ad Auschwitz, ha scritto questi versi.
...
prof. F. Sassetto

Auschwitz, 3 marzo

Anch’io ho camminato lungo i binari
dove fermavano i treni dei deportati

volevo capire quel poco che posso
della colpa e del dolore
ma sono un uomo troppo piccolo
e questa pianura è troppo vasta e vuota
è terra distesa a sottolineare ciò che manca
è neve caduta a coprire ciò che resta
così dovrebbe essere il silenzio
qualcosa che si vede si tocca e
congela per sempre un angolo del cuore

ad Auschwitz una volta almeno si dovrebbe
andare tutti, rimanere muti
scegliere un nome a caso fra i sopravvissuti
io ho scelto Rose che allora era bambina
e poi chiedere scusa di essere arrivati troppo tardi
di essere nati troppo tardi
forse di esser nati.

Francesco Tomada

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella la poesia!
Bello il signifcato!
Bello TUTTO!
Complimenti all'autore, Francesco Tomada, prpr brav!

Anonimo ha detto...

qst poesia è davvero bella ma soprattutto fa capire molte cose....grazie 1000 prof. Sassetto di aver dato a ttt la possibilità di leggerla.

Anonimo ha detto...

Questa poesia mi ha fatto venire le lacrime agli occhi!!!!!!!!!
Complimenti Francesco Tomada!!!
E anche un grazie a lei professore per avermi dato la possiblità di leggerla.:)

Anonimo ha detto...

bella prof., veramente molto bella!!!

Anonimo ha detto...

Bella ma tristissima!!!!

Anonimo ha detto...

i luoghi parlano non alle orecchie ma sicuramente al cuore.... ci andrò

Anonimo ha detto...

Ogni poesia che ricorda quei momenti congela una parte del cuore...

elli_ex ex 3°A ha detto...

cm al solito prof nn delude mai!!
è trp difficile vorrei ce la spiegasse in classe...nn ho capito alcune frasi...

Anonimo ha detto...

commovente, piena di significato...
leggendo questi versi non ho veramente più parole, tanta è la mia ammirazione verso questo poeta che ha cercato di ritrarre questa realtà così triste...
grazie mille prof, è una poesia davvero bellissima!!!
ebbene, è proprio vero, gli occhi sono fatti per vedere, le orecchie per ascoltare, il cuore per capire, provare e sentire emozioni e sensazioni davvero incredibili...