domenica 30 novembre 2014

BAMBINI E BAMBINE SOLDATO

Adelina di 2^A è rimasta molto colpita dal destino dei bambini soldato e, ricercando informazioni in Internet, ha trovato un articolo scritto da Dina Nascetti nel sito  http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/bambini_soldato.htm  che vuole condividere per iniziare una riflessione con vostri commenti...
Prof Vince


'Hanno l'età in cui i bambini occidentali abbandonano i cartoni animati per passare ai videogiochi delle guerre stellari, quelle "megagalattiche", per usare un loro ricorrente linguaggio. L'infanzia invece viene rubata ogni giorno ai bambini asiatici, africani, latinoamericani. A sette, dieci, dodici anni, la loro guerra non è un gioco, non è virtuale, è quella vera, terribile, lastricata di odio, morte, sangue, atrocità. Bambini senza ricordi, con gli sguardi vuoti, o allucinati dalle droghe. Sono i baby-soldato. Un fenomeno da anni in inarrestabile espansione. Sono trecentomila: un esercito armato di kalashnikov, Ak47 o di fucili d'assalto americani M16, leggeri da caricare e maneggiare come armi giocattolo.  Utilizzati in sessanta paesi, da eserciti regolari, guerriglia, ribelli, milizie. Impegnati in interminabili guerre etniche, religiose, regionali. Sono bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni, costretti spesso con la forza, talvolta con false promesse, a lasciare la vita normale per cominciare ad adoperare un fucile mitragliatore.
E ci sono anche le bambine soldato. Smentendo così il luogo comune che vuole i maschietti amanti della guerra. In alcuni casi come in Salvador, Uganda, Etiopia, le ragazze costituiscono un terzo dei minori che combattono nei conflitti armati. Spesso vengono rapite per essere assegnate come "mogli" ai comandanti e  usate anche in combattimento come spie. Baby soldati il più delle volte utilizzati come carne da cannone: mandati avanti sui campi minati, per aprire la strada all'esercito. Prima dell'azione militare, li eccitano riempiendoli di droga. Cocaina, anfetamine o polvere da sparo bruciata e mischiata col riso, succo di canna da zucchero o hashish. I loro addestramenti sono crudeli, perché crudeli devono essere le loro missioni.  Molti erano rapiti durante le razzie nei villaggi, e poi addestrati all'uso delle armi e della violenza. E ancora una volta anche in questo caso è l'Africa a detenere il primato. In Sudan, dove da quasi trent'anni il Nord musulmano combatte il Sud cristiano e animista, i bambini fanno parte del bottino di guerra delle truppe regolari del governo di Khartum. Quando i ragazzi non possono essere venduti come schiavi, vengono convertiti all'Islam, addestrati e mandati a combattere al Sud contro i villaggi di provenienza. Nella sola Sierra Leone poi, per tornare alla recente guerra, secondo Olara Otunnu, rappresentante speciale dell'Onu per i bambini nei conflitti armati, ne sono stati rapiti almeno diecimila solo l'anno scorso. Un flagello per cui spesso ci si indigna, ma ben poco si fa.'

10 commenti:

KESTER 3^C ha detto...

Sì anche io l'avevo visto.
In un giornale però.
Credo che il loro destino non sia affatto come quello di un bambino del nord.
Eppure ci sono persone che ancora lo vedono come un gioco al computer o alla playstation.
E' la realtà,e secondo me si dovrebbe discutere su questa cosa,perchè non è affatto giusta.
I bambini hanno dei diritti e uno di questi è non subire violenze o comunque andare in guerra.
La guerra anche per gli adulti però non è comunque giusta,si fa la guerra per motivi di religione,di sesso o di razza, ma non si capisce ancora che una persona è quella che è e non può cambiare da un giorno all'altro!

Ade 2A ♥ ha detto...

Sono d'accordo con te Kester

ROBERTA 1 F ha detto...

Sono d ' accordissima con te ed con te adelina .

giuli ha detto...

sono d 'accordissima con voi raga

Emma 2B❤ ha detto...

Innanzitutto la guerra non dovrebbe esistere nemmeno per gli adulti che fanno i soldati,ma a sentire che anche i bambini combattono, non sono affatto contenta.
Bisognerebbe trovare una soluzione al più presto...chissà quanti bambini non sopravvivono alle catastrofi. :(:(:'(

Michela 5a ha detto...

I bambini non dovrebbero lavorare ma andare a scuola

giuli1c ha detto...

la guerra nn dvrebbe esistere per nessuno.

Pietro 1a B ha detto...

poveri ragazzi, già in guerra così giovani;per me non sanno neanche che cosa significa la parola scuola.....che tempi.....

Matteo 1° B ha detto...

Poveri ragazzi

Angelica 3A ha detto...

andare in guerra senza nemmeno sapere cosa significa infanzia, lasciare dei ricordi così brutti in dei bambini è semplicemente immorale. arrivare a ricorrere a certi modi soltanto per prevalere è irresponsabile e soprattutto ignobile.