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Il 10 dicembre 1948, a Parigi, i rappresentanti dei 51 paesi allora aderenti alle Nazioni Unite , sulla scorta della tragedia della Seconda Guerra Mondiale approvavano il testo della Dichiarazione Universale dei diritti umani che sanciva, in 30 articoli, i principi fondamentali della dignità umana. Per la prima volta venivano chiariti i diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo, senza discriminazione di razza, sesso, cultura, lingua e religione. Oggi, sempre il 10 dicembre, ma 60 anni dopo si celebra l’anniversario di questa importante firma in un contesto internazionale sostanzialmente diverso ma per alcuni aspetti ancora drammatico.
Vi invito a riflettere su queste parole di Eleanor Roosvelt,
I luoghi dei diritti. Dove iniziano i diritti umani?
In piccoli posti, vicini a casa:
sono il mondo di una persona, il quartiere dove abita,
la scuola che frequenta, il luogo dove lavora.
Sono quelli i posti dove ogni uomo, donna o bambino
cerca eguale giustizia, eguale opportunità, eguale dignità.
Se i diritti non hanno significato lì,
non hanno significato in nessun luogo.
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prof. Macca