ALLA SCOPERTA DI...VIAGGIO IN MAROCCO

Nell’estate del 2008 con i miei genitori ho fatto un viaggio in Marocco. E’ un paese del nord Africa che confina a nord con il Mediterraneo e l’Atlantico e a sud con il deserto del Sahara. La sua capitale è Rabat ed è governato da una monarchia costituzionale. Il suo territorio presenta una grande varietà di paesaggi ed è questa una delle prime caratteristiche che colpiscono il turista. Dalla costa si passa ad alte montagne e successivamente ai deserti. Si può continuamente notare inoltre la diversità dei colori sia nella natura sia nella popolazione. Un’altra caratteristica dominante è la presenza continua della religione in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Infatti in ogni luogo si possono vedere moschee e minareti e la popolazione, in precise ore del giorno, esercita la preghiera in qualunque luogo si trovi. Il Marocco è un paese di religione mussulmana che deriva dalle invasioni arabe avvenute fra il 600 e l’800 d.C. Un’altra evidente caratteristica che colpisce i visitatori del Marocco è la presenza dei bambini in tutti i luoghi in cui ci si ferma. Mi è capitato in luoghi semidesertici di veder spuntare improvvisamente gruppi di bambini, probabilmente pastori di capre, che allegramente ci attorniavano alla ricerca di cibo o qualche moneta. Una grande differenza tra i modi di vivere si nota tra le città ed i villaggi. In particolare la capitale Rabat, ma anche Casablanca e Marrakech hanno raggiunto uno standard di vita industriale e turistico simile a quello delle nostre grandi città. Ciò nonostante sono ancora molto profonde le differenze economiche e sociali all’interno della popolazione. Nei villaggi, invece, le differenze si notano di meno perché il livello di vita è molto arretrato, come era presente tempo indietro anche nel nostro paese, caratterizzato da un’economia prevalentemente agricola. Un’ ulteriore caratteristica che mi ha colpito è la grande differenza tra il ruolo della donna e dell’uomo. Ciò è conseguenza sia della religione, sia delle tradizioni contadine e pastorali; pertanto le donne devono indossare abiti che le coprano il più possibile, non hanno facile accesso al lavoro e agli studi e si dedicano prevalentemente ad attività domestiche. Nelle grandi città queste tradizioni sono state in parte superate. Tutte queste caratteristiche si diversificano in base alle varie etnie presenti in Marocco. I Berberi, particolarmente diffusi nelle campagne e nelle oasi del deserto, conservano maggiormente le tradizioni, mentre le popolazioni di origine araba sono state più influenzate dai costumi occidentali e in seguito alla colonizzazione prima spagnola e poi francese. Volendo fare una sintesi di quali possano essere caratteristiche positive o negative rispetto alla nostra società, sono giunta alla conclusione che le grandi differenze di tradizioni, cultura e modi di vita vanno comprese e rispettate per come sono senza pregiudizi. Questo viaggio mi ha fatto comprendere l’importanza del viaggiare come esperienza di vita e conoscenza di culture e popolazioni distanti, non solo geograficamente, ma anche dai nostri costumi e dalle nostre abitudini.

Alessia Modesti Classe II Liceo delle Scienze Umane “Duca degli Abruzzi”

Classe III D a.s. 2009-2010 “Ugo Foscolo”